Contro il logorio della vita d’ufficio…alleviamo lumache!
Cambiare radicalmente vita è una scelta che nasce dalle ragioni più disparate
Il minimo comun denominatore è però uno solo: salvarsi da un’esistenza che non si riconosce più come propria, andando in cerca della felicità. Insomma, la metamorfosi è un bisogno, l’istinto di sopravvivenza che si impone e prende il sopravvento su giorni claustrofobici e avari di opportunità.
Spesso si rende necessario imprimere una svolta alla propria vita perché ci si è impantanati in una situazione di oggettivo disagio materiale ed economico, altre volte, invece, a “pungere” è la consapevolezza del grigiore e dell’assenza di stimoli. Sì, perché, come disse qualcuno, non di solo pane vive l’uomo. E anzi, non è infrequente che il vero motore, che il peperoncino capace di dar sapore all’esistenza sia una motivazione più alta, il fuoco di una passione ideale, qualcosa in grado di imprimere carica e direzione anche a dispetto di contingenti fallimenti quotidiani. Nasce così Al chiar di luma, società agricola del lodigiano fondata da due donne (Laura Gianotti, 26 anni e Claudia Cremonesi, 30 anni), premiata per l’innovazione dalla Camera di Commercio.
L’elemento peculiare dell’impresa, nata a settembre 2016, è la creatività: il logo è costituito da due chiocciole che si stagliano sul profilo della luna, come se fossero in cerca di uno “spazio” di silenzio e raccoglimento prima di accoppiarsi.
«Fare impresa è stata una scelta consapevole»
Laura Gianotti e Claudia Cremonesi hanno accumulato svariate esperienze professionali, prima di fondare Al chiar di luma. La prima, dopo aver conseguito la laurea in lingue per l’impresa, ha lavorato in un ufficio, realizzando ben presto che non era quello il percorso che intendeva seguire. La seconda è stata impiegata in un bar e in un’agenzia assicurativa, ma a rivelarsi fondamentale è stato l’anno trascorso in una fattoria australiana: come un fulmine a ciel sereno è arrivata la consapevolezza di ciò che avrebbe voluto fare della sua vita.
L’improvvisazione può essere rischiosa. Meglio mettersi a studiare
Prima di avviare la loro attività le due giovani si sono documentate, studiando a fondo per poi scegliere il settore in cui investire. Dopo un’accurata analisi hanno deciso di provare con l’elicicoltura (allevamento di chiocciole a scopo alimentare), seguendo anche dei corsi ad hoc presso l’Istituto Internazionale, che ha sede a Cuneo.
Il settore si è rivelato particolarmente promettente, considerando che quasi il 70% delle lumache arriva dall’estero. Inoltre spesso le chiocciole vengono raccolte in qualunque posto si trovino, senza prestare particolare attenzione agli habitat inquinati.
Laura Gianotti e Claudia Cremonesi hanno così chiesto un mutuo da 70mila euro, avviando un ciclo biologico certificato di allevamento; hanno preso in affitto un terreno a Brembio e hanno acquistato delle chiocciole riproduttive. Hanno stimato un rientro dell’investimento sostenuto in 2-3 anni, considerando che le lumache vengono vendute a 15 euro al chilo.
La necessità aguzza l’ingegno … e consente di dar vita a buone prassi che siano d’esempio alle generazioni più giovani
Quando le cose non mi divertono, mi ammalo (H.B.)
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