Cosa si nasconde dietro gli orsetti gommosi Haribo?
Allarme orsetti gommosi
Avete presenti le invitanti caramelle che almeno una volta nella vita tutti abbiamo consumato? Un documentario tedesco svela l’orrore dietro "l’aspetto innocuo" di uno dei prodotti di punta della Haribo.
J’accuse
Le caramelle contengono zucchero, sciroppo di glucosio, amido, aromi di frutta, coloranti, acido citrico e gelatina e sono ricoperte di cera carnauba.
Sarebbe proprio questo l’elemento incriminato, pasta che rende le caramelle lucide e fa sì che non si attacchino fra loro all’interno del pacchetto. La cera viene estratta dalle foglie di palma. E lì, nelle piantagioni, si nasconderebbero storie di sfruttamento molto vicine alla schiavitù.
Nessuna garanzia
Operai senza acqua né servizi igienici e costretti a dormire all’aperto o sui camion per dieci dollari al giorno.La cera carnauba viene infatti prodotta in alcuni degli stati più poveri del Brasile. Non solo: gli strumenti che i lavoratori utilizzano per tagliare le foglie sono a dir poco sommari: falcetti legati a lunghi bastoni, che li metterebbero costantemente in pericolo di vita. Una situazione già messa sotto osservazione da un funzionario brasiliano del Ministero del Lavoro.
Le rivelazioni sono il frutto di un’indagine svolta dalla tv pubblica tedesca Ard, nel programma Markencheck (marchio di fabbrica). Dopo attenta analisi, i giornalisti hanno scoperto che la filiera produttiva che porta gli orsetti fino ai supermercati non è poi così lineare. Adesso l’azienda è sotto inchiesta per sfruttamento di persone e maltrattamento di animali.
Maiali in trappola
Un altro ingrediente del famoso prodotto dolciario è la gelatina ricavata dal grasso animale, o precisamente dalle ossa del maiale. L’azienda farebbe affidamento su allevamenti intensivi dove gli animali vivono in condizioni a dir poco precarie: ammassati, feriti, ricoperti di feci e costretti a stare accanto ai cadaveri dei loro simili.
Nonostante l’Haribo si avvalga di terzi che le forniscono questa tipologia di prodotti è un grave danno d’immagine. Soprattutto per un’azienda che promuove gioia e felicità per adulti e bambini e si dichiara eticamente corretta.
La risposta di Haribo non ha infatti tardato ad arrivare. Dalle parole del portavoce sembra non fosse a conoscenza della triste realtà:
“Vorremmo sottolineare che siamo estremamente preoccupati da alcune delle immagini mostrate. Le condizioni sulle aziende di suini e le piantagioni brasiliane mostrate sono insopportabili. Il nostro atteggiamento fondamentale a questo proposito è: gli standard sociali ed etici sono indivisibili e non negoziabili.
I ripari al momento consistono nell’inviare una commissione d’indagine sul posto per verificare la reale condizione degli operai e degli animali.
Ma molti non credono alla buona fede dell’azienda.
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