Cosa succederà se possiedi un account Facebook fake
Pulizia contatti
Mark Zuckerberg si è dato alla pulizie di primavera...in pieno inverno.
Dopo i recenti eventi che hanno portato il celebre social e il mondo digitale al centro di contestazioni, causa smercio della privacy di miliardi di utenti, il grande capo dell’azienda Mark Zuckerberg ha fatto piazza pulita di contatti.
Si parla infatti di una cancellazione di oltre due miliardi di profili fake.
Dati sensibili
Chi non ha creato almeno una volta nella propria vita un account falso?
Parliamo anche di quelli che possiamo definire di prova, come ad esempio mail o profili sui social per introdurci e capire come funziona il meccanismo.
Bene, questa è solo una piccolissima parte della fetta che comprende più di due miliardi di account che hanno proliferato su Facebook fino al 2018, quando è scoppiato lo scandalo della compravendita delle informazioni personali sensibili degli utenti che violavano i diritti di privacy degli utilizzatori di questo social.
Facebook corre ai ripari
Secondo il Community Standards Enforcement Report, Facebook non si è solo limitata a far sparire sul social questi due miliardi e oltre di account falsi.
Ha addirittura aperto una vera e propria crociata contro il dilagante fenomeno delle fake news, dell’intramontabile spam non dimenticando le molestie e il cyber bullismo.
Insomma, una profonda ripulita per il colosso gestito da Mark Zuckerberg. I numeri parlano chiaramente: si parla di 2 miliardi di fake account accertati e 15,4 milioni di contenuti ritenuti violenti;
Inoltre, si attesta al 96% le volte in cui Facebook riesca ad anticipare ed eliminare le violazioni delle nuove rigide regole imposte dal social per tutti gli iscritti, prima che giungano segnalazioni dagli utenti.
Abbiamo notato tutti, gli assidui tanto quanto gli sporadici frequentatori ed utilizzatori di FB, che c’è stato un netto cambiamento della lista di informazioni, contenuti e messaggi veicolati da questo social, non è così?
Bene, perché la rivoluzione sembra essere quasi giunta alla sua seconda fase, ovvero quella di fare in modo che certi errori (che sembrano essere stati isolati e risolti) non accadano più. Ma qual è il prezzo per tutto questo? Lo scopriremo indubbiamente presto, molto.
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