Cos'è il mariana's web, Bronx della rete
Immaginate di passeggiare nel centro di una capitale.
Tutto è pulito e tranquillo, facce sorridenti e affabili. Finchè, ad un tratto, sbagliate strada e vi ritrovate in periferia, nei quartieri malfamati. Man mano che vi allontanate, si fanno avanti visi sempre più loschi e poco rassicuranti.
Il deep web, il lato oscuro della rete in cui si può navigare in totale anonimato (di cui avevamo già approfonditamente parlato qui) è assimilabile alle zone meno raccomandabili di una città. Un non-luogo misterioso che rappresenta gli abissi della rete.
La discesa agli inferi
Idealmente il controllo dell’ordine virtuale è dato dai motori di ricerca. Ma ci sono aree che sfuggono all’occhio vigile di Google e simili.
Di rete infatti non ce n’è mica una sola. Quella su cui tutti navighiamo quotidianamente si chiama surface web. Poi abbiamo il bergie web, con risultati nascosti e video e immagini senza censure.
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Lo step successivo è il deep web, di cui ultimamente si è sentito molto parlare, accessibile solo grazie a software speciali e che ospita canali di comunicazione per gli hacker. Inoltrandosi ancor più in profondità c’è il charter web, mercato nero del mondo, proprietà-dicono-di hacker ,trafficanti di armi e droga, jihadisti, pornografi.
E l’ultimo livello?
Eccoci al covo dei criminali: il mariana’s web ( il nome pare sia in riferimento alla Fossa delle Marianne, la parte più profonda dei fondali marini) pressochè sconosciuto e fonte di leggende metropolitane.
La darknet è un mondo di una vastità inimmaginabile: pensate che i motori di ricerca indicizzano solo l’1% di materiale e documenti presenti in rete, in realtà stimati superiori a 600 miliardi.
Così descritto sembra una roba super figa quanto creepy. Ma cosa potete trovare e come si presenta questo fantomatico postaccio?
La fossa delle Marianne
La grafica è quella della rete anni Novanta. Non esiste Google, non esiste indicizzazione e si torna alla velocità del caro vecchio 56K .
La navigazione funziona tramite collegamenti ipertestuali. Nella maggior parte dei casi, si tratta di porno pesante e siti jumpscare ( quelli dove all’improvviso ti appaiono facce orrende).
Si possono poi pagare merci e servizi con i bitcoin, le cosiddette cryptomonete, tamite le quali si può vendere, acquistare e noleggiare di tutto. Puoi contattare abili hacker, estremisti, jhiadisti, acquistare bot che parlino per te nel web in superficie e imparare a doxare, ovvero rubare i dati altrui. Persino ingaggiare un sicario, a quanto pare.
Click dopo click e crimine discorrendo, ci si trova faccia a faccia con servizi di monitoraggio, contrabbando, vendita di droghe, armi, documenti falsi, siti che sorvegliano i sorveglianti, riciclaggio di crypto-denaro sporco. E poi la parte che nessuno vorrebbe vedere, quella dedicata allo scambio di materiale pedopornografico tramite forum, chat e linguaggi in codice.
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Dicono esista persino una mitologica chat chiamata Holy3, con solo tre moderatori: AndreWS, M44 e Ariana. Con i primi due si ha una conversazione molto simile a quella che si potrebbe avere con semplici bot. Ma quando in chat compare Ariana, il dialogo assume toni parecchio inquietanti.
Una sorta di Hal 9000 del web oscuro. In poche battute di dialogo rivela cose del tuo passato che in pochissimi sanno. Dopo questo incontro ravvicinato del terzo tipo, tutti risalgono in superficie terrorizzati.
Chissà perché la notizia ha un vago sapore di bufala. Tuttavia Holy 3 è diventata una vera e propria leggenda metropolitana del virtuale.
Il deepweb è davvero il regno di nessuno?
Come nei reali bassifondi, ogni tanto la polizia fa dei blitz. In mezzo agli anonimi criminali si aggirano infatti “le forze del bene”: la Polizia postale e delle comunicazioni, personale altamente specializzato al quale è affidatola lotta al cybrcrime, un settore in costante espansione.
Tale organo monitora costantemente il web oscuro alla ricerca di traffici illeciti, scovando pagine e bloccandole. Tuttavia, nei livelli più profondi, esistono reti governative che Dio solo sa che segreti nascondono.
Nonostante lo scenario preoccupante, persino il simpatico e bonaccione Salvatore Aranzulla ti insegna come fare un giretto per questi luoghi ameni . Basta mettersi comodi e seguire le sue indicazioni.
Buona passeggiata nel lato oscuro.