Creare un laboratorio sartoriale dagli scarti di tessuto
«Un sud diverso che si apre molto all’esterno, che accoglie».
«Siamo partiti con il passaparola da amici e persone a noi più intime che, con il tempo, sono poi venute a portarci tessuti e materiali».
Le cose migliori spesso nascono così. Da iniziative semplici che, con passione e dedizione, diventano realtà sempre più grandi.
Nella splendida cornice di Matera, Officine Frida si pone come punto di riferimento di un modo diverso di vedere e fare economia.
Un laboratorio che combatte il consumismo estremo che caratterizza i nostri tempi e ridona valore a ciò che per molti è ormai solo uno scarto.
Cos'è Officine Frida
Un laboratorio di moda sostenibile e design dove si realizzano sia abbigliamento che accessori da materiali di recupero.
Un laboratorio cresciuto scampolo per scampolo, grazie alla materia prima gratuita con cui vengono abbattuti i costi finali di produzione. I tessuti provengono infatti sia da privati che da scarti di lavorazione di aziende locali.
Qualsiasi pezzo di stoffa può avere una seconda vita: dalla stoffa di un divano a una passamaneria fino a vecchi foulard.
«Il risultato spesso è una sorpresa anche per me» afferma Mariella Basile, co-fondatrice delle Officine Frida. «Mia mamma era sarta e so quanto possono essere versatili i tessuti. Ma non avevo idea che anche i materiali non convenzionali potessero dare queste soddisfazioni. Ora stiamo sviluppando nuove tecniche di taglio e confezione per riuscire a sfruttarli sempre meglio».
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I prodotti finali sono categorizzati in diverse collezioni: uomo, donna, bambino. Un patchwork di tessuti sgargianti, pezzi unici che puntano ad originalità e praticità.
Un laboratorio che è anche e-commerce. Ciascun pezzo è infatti ordinabile su Internet e viene spedito a casa tramite corriere entro le 48 ore.
La filosofia di Officine Frida
ll nome? Un omaggio alla pittrice messicana Frida Khalo, immagine di creatività femminile potente e affermata. Come lei, le donne di Officine Frida hanno volontà di innovare rimanendo nello stesso tempo ben salde alle loro radici.
Le socie di Officine Frida puntano anche a recuperare le tradizionali tecniche di sartoria, rinsaldando il legame con il territorio. Officine Frida nasce da influenze professionali diverse: teatro, arte, economia solidale.
E infatti gli spazi laboratoriali sono aperti a iniziative e progetti. «Questo è il vero spirito di Officine Frida: un luogo che si fonda sullo scambio. E questo ci sta procurando delle esperienze bellissime, ci mette in contatto diretto con il territorio».
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«Abbiamo allestito laboratori aperti alla popolazione. È impressionante vedere quanta gente non sa più nemmeno accorciarsi un paio di pantaloni. Noi invece vogliamo che i saperi manuali siano trasmessi alle nuove generazioni. Conoscere le tecniche base della sartoria vuol dire anche riuscire a riparare un capo al posto di buttarlo».
Tra i laboratori che sono partiti anche un corso di telaio verticale, antico strumento legato alla tradizione mediterranea. «Gli uomini, specie i ragazzi più giovani, sono incuriositi. Li vedo che spiano, a volte chiedono informazioni ma alla fine si fermano lì. Non osano. Ma so che anche lì è solo una questione di tempo».
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