Crowdfunding, quando il cinema parte dal pubblico
09.06.2019 17:50
Kickstarter, Indiegogo,Starteed.
Il crowdfunding ormai è un vero e proprio business model, una spinta consistente per realizzare progetti che altrimenti si sarebbero nutriti di pane e sogni. Per chi fino ad oggi fosse vissuto su Marte, il crowdfunding è il meccanismo per cui persone comuni, tramite piattaforme Internet, fanno piccole donazioni per progetti su cui credono valga la pena investire. Stop dunque alla vie tradizionali per reperire fondi. Fondamentale possedere buone doti comunicative , nozioni basilari di marketing e il giusto entusiasmo per presentare al meglio le proprie idee.
Ultimamente tale sistema di finanziamento sta avendo grande riscontro nel mondo del cinema. La tendenza dell'industria attuale è rimanere in quella nicchia di mercato che garantisce i guadagni, tanto confortevole quanto poco originale. La strada del crowdfunding sta quindi cominciando ad essere parecchio battuta e in modo geograficamente trasversale; anche negli States infatti, generalmente considerati regno di majors e investitori della fabbrica dei sogni, esistono molti progetti partiti dal web. Veronica Mars, film tratto dall’omonima serie del 2007, è venuto alla luce grazie al sostegno di 91.858 fan che hanno finanziato il progetto su Kickstarter, per una cifra pari a 5,7 milioni di dollari.
Il credito dal basso non è sfruttato solo da artisti indipendenti, ma anche da grosse personalità come Spike Lee e Zach Braff, che, per il suo secondo film , Wish I wash here, ha scelto di rivolgersi al mondo online. Indiegogo e Kickstarter sono piattaforme scelte persino dal Sundance e Tribeca Film Festival . Il progetto più meritevole realizzato è The Occupy Wall street, vincitore degli indipendent spirit award per il premio John Cassavetes nel 2012. Alcuni artisti sfruttano invece le piattaforme al fine di cercare somme per completare le proprie pellicole. È il caso di The Canyons di Paul Schrader, presentato a Venezia nel 2013, e di Sean Fine che, con il suo documentario Inocente, ha prodotto il primo film crowdfunded vincitore di un Academy award.
Fa piacere vedere che anche il cinema italiano non si è sottratto al cambiamento. I registi Samuele Sestrieri e Olmo Amato grazie a sconosciuti e generosi finanziatori, hanno appena finito di raccogliere fondi per I racconti dell’orso, film che evoca un universo fiabesco, con dialoghi scarni e ridotti all’osso, storia di un omino rosso e un meccanico che si inseguono lungo paesaggi desertici dove degli uomini rimangono solo le tracce. Altro progetto interessante è Influx, documentario indipendente che vuole raccontare il nuovo flusso migratorio italiano, tra studenti e professionisti sempre in cerca di posti nuovi per esprimere il proprio talento. Concept valido che invece non ha temporaneamente raggiunto i risultati previsti è Da domani mi alzo tardi, film su Massimo Troisi, che immagina cosa sarebbe potuto accadere se l’attore fosse ancora qui. Il film è stato voluto dal nipote Stefano Veneruso e dalla ex-compagna e sceneggiatrice Anna Pavignano e attualmente ha raccolto 6mila dollari dei 650mila richiesti.
I suddetti film sono solo alcuni della lunga lista di progetti in crowdfunding. Cinefili di tutto il mondo, unitevi! Meccanismi del genere ci danno l’opportunità di far finalmente sentire la nostra voce. E i nostri gusti.
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