Digital è bello: guadagnare 40mila euro all’anno senza laurea
Democrazia e opportunità. Si può riassumere così la rivoluzione del mondo del lavoro innescata dallo sviluppo tecnologico
Se vuoi, puoi non è più solo uno slogan, una frase fatta falsamente rassicurante. È qualcosa di incredibilmente vicino alla realtà, uno scenario la cui concretizzazione è a portata di mano. Basta essere tenaci, appassionati e curiosi. Non ci sono quasi più limiti, per chi è motivato a sviluppare – e monetizzare – un talento, soprattutto se connesso con la creatività.
La prima e macroscopica conseguenza? La laurea non è più l’irrinunciabile lasciapassare per raggiungere la realizzazione professionale. In ambito digital, infatti, ormai un ruolo preponderante è giocato dall’esperienza, e dalla formazione continua, tramite tutorial, manuali, e post, il tutto reperibile in Rete.
E se fino a qualche anno fa gli esperti in creazione di siti web o di grafica erano costretti a ingoiare bocconi amari (il classico mio cugino con 20 euro lo fa meglio) e cercare un lavoro meglio pagato anche se poco stimolante, oggi, finalmente, vedono riconosciuta (anche economicamente) qualità e competenza…
Sei incuriosito dalla struttura delle pagine web? Questo lavoro potrebbe fare per te
Dietro ad un sito Internet ben fatto (o, al contrario, disorganizzato e/o povero di contenuti utili) c’è un webmaster degno di questo nome (o uno del tutto improvvisato).
Una figura professionale, che, partendo dall’interesse e dalla conoscenza approfondita delle stringhe di istruzioni, ha sviluppato la capacità di creare pagine che soddisfino la richiesta di informazioni da parte degli utenti. Attualmente lo stipendio medio di un webmaster è circa 40mila euro lordi annui (1500/2000 mensili).
Come si diventa webmaster?
Il punto di partenza è lo studio, da autodidatta (sfruttando la miniera di contenuti Internet e testi cartacei), o frequentando corsi propedeutici al conseguimento di certificazioni come Cisco o Microsft. Chi si avvicina a questa professione deve essere consapevole che la formazione è continua, spesso in itinere, che gli algoritmi dei programmi cambiano rapidamente, quindi non si può coltivare l’illusoria speranza di costruire una carriera intorno alle nozioni acquisite inizialmente.
Il webmaster deve padroneggiare i principali linguaggi di programmazione (HTML, Java Script, CSS, PHP), e saper interpretare i dati estrapolati da Google Analytics, SeoZoom e SemRush, così da individuare gli elementi da ottimizzare/modificare nelle pagine del sito.
Quale inquadramento contrattuale?
Anche qui la parola d’ordine è dinamismo e flessibilità; il webmaster può scegliere se proporsi come dipendente o freelance, in base alle proprie esigenze personali o familiari. Oppure alternare le due opzioni in base alle priorità di quel momento specifico della vita. o, ancora, conciliarle traendo il meglio da entrambe le modalità di lavoro.
Quando le cose non mi divertono, mi ammalo (H.B.)
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