Doggy bag, il simbolo della lotta allo spreco
13.01.2016 17:18
«Lasciamo stare, mi vergogno».
Fino a poco tempo fa chiedere una vaschetta per gli avanzi di pizza o pasta al ristorante era considerata una terribile onta. La maggioranza delle persone ha sempre paragonato questa richiesta a un’elemosina o al non potersi garantire il pasto del giorno dopo. Niente di più sbagliato. Perché sprecare cibo che abbiamo pagato e che, molto probabilmente, finirà nella spazzatura?
La campagna Tenga il resto, iniziativa del Consorzio nazionale per recupero e riciclo degli imballaggi in alluminio, ha finalmente posto fine all’insana abitudine nostrana. Le cosiddette doggy bag, contenitori molto diffusi in Usa, vengono messe a disposizione per portare a casa cibo avanzato da pranzo o cena. Dopo Monza e Arezzo, l’iniziativa è sbarcata anche a Pordenone.
I vantaggi sono numerosi. In primis si riduce la spazzatura da smaltire e si evitano gli sprechi. In secondo luogo si
aiutano le associazioni di volontariato che svolgono questo tipo di assistenza ai poveri. Terzo, l’alluminio è un materiale riciclabile al 100%. Altri progetti simili sono stati portati avanti come Se avanzo, mangiatemi, ideato da Comieco e sostenuto da Slow Food Italia. Anche spagnoli e francesi, come noi restii a mangiare gli avanzi del giorno prima, stanno cambiando mentalità, richiedendo sempre più spesso i comodi contenitori.
Non abbiate paura. Chiedere è lecito, rispondere…pure.
Irene
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