E ora cosa faccio?Ricomincio da zero a 50 anni?
Alcuni modi per trovare lavoro a 50 anni
Non di rado ci si imbatte in persone che hanno perso il loro lavoro intorno ai 50 anni, età in cui si è ad un passo dalla pensione ma non la si è ancora raggiunta e quindi si ha ancora bisogno di guadagnare per fare fronte alle spese familiari quali l’affitto,il mutuo ed il mantenimento dei figli.
Si tratta spesso di persone molto competenti perché conoscono bene un mestiere e perché ad esso si sono dedicati in maniera continuativa per anni.
In questi casi è necessario reinventarsi, riqualificarsi, proporsi sul mercato in proprio o nella veste di consulenti.
Ma vediamo quali sono i modi per “ricominciare”tenendo conto di alcuni aspetti quali la personale disponibilità economica e l’urgenza di trovare una nuova occupazione.
Premessi questi aspetti le cose da fare sono tre
- Insistere sul proprio ambito e, nonostante l’età, affidarsi al proprio curriculum e cercare opportunità laddove siano disponibile e affrontare la possibilità di sostenere colloqui e interviste
- Affrontare un percorso formativo, di durata ovviamente più breve, e cercare di sfruttare il canale dell’outplacement, ossia della ricollocazione in altri ambiti
- Giocarsi il tutto per tutto e avviare una nuova attività in proprio
Ricollocazione in altri ambiti
In tal caso bisogna rivolgersi alle Agenzie per il lavoro (Apl) che rappresentano il canale privilegiato per la riqualificazione professionale: si trovano sul portale del ministero del Lavoro. Un altro canale utile è quello delle Regioni.
Il Fondo sociale europeo opera sul nostro territorio attraverso gli enti locali che organizzano corsi di formazione permanente. Non tutte le Regioni però sono attive allo stesso modo: alcune stentano a sfruttare i finanziamenti europei e magari li perdono
Mettersi in proprio
Rispettando però due regole fondamentali che sono: avere le idee chiare sul settore nel quale investire e compiere una profonda analisi che consenta di effettuare un investimento adeguato a possibilità e competenze.
“Non bisogna avere paura di pensare in grande né andare al risparmio. L’ambizione è uno stimolo in più, mentre partire con il freno a mano tirato potrebbe significare compromettere già dall’inizio le possibilità di guadagno. Da questo punto di vista, quindi, confrontarsi con chi già lavora nello stesso ambito, qualsiasi esso sia, è fondamentale. Ascoltare il maggior numero di pareri è quasi un obbligo per non rinchiudersi in eventuali false convinzioni. Analogamente importante sarà abituarsi al gioco di squadra. Non è vero che l’imprenditore è un autocrate: se non si abitua a far lavorare al meglio il proprio team e se non si adegua alle esigenze dei clienti, è destinato a non fare molta strada”
Il finanziamento
E’ necessario effettuare un calcolo dei costi per avviare un’attività e questo deve essere fatto scrupolosamente. Avvalersi di un consulente per stilare un vero e proprio business plan, cioè un piano che considera lo stato del mercato di riferimento ed esamina punto per punto tutti gli investimenti che saranno necessari per iniziare l’attività, è una buona idea. Più preciso sarà il calcolo maggiori saranno le possibilità di ottenere finanziamento da un istituto di credito.
Ma esistono anche i Finanziamenti a fondo perduto concessi dalla Comunità Europea attraverso le Regioni e credito agevolato per chi vuole avviare attività artigianali, bed & breakfast, aderire a un franchising o più semplicemente aprire una pizzeria o una lavanderia self service.
La consulenza e formazione
Come abbiamo già detto questa è una strada che gli over 50 possono percorrere in qualità di esperti nel settore puntando sull’aspetto della trasmissione intergenerazionale. La ricollocazione nelle aziende di un cinquantenne potrebbe essere vista in chiave di affiancamento e supporto dei più giovani nei processi creativi e produttivi.
Simona
Blogger ancora giovane
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