E se costruissimo case con la canapa?
Eco-sostenibile sta diventando la parola magica in molti settori.
Anche in campo edile si pone sempre più attenzione agli elementi naturali e alla salubrità degli spazi abitativi. Il materiale green per eccellenza è il legno, ma ultimamente l’industria si sta aprendo a nuove sperimentazioni. Sin dall’antichità la canapa veniva utilizzata per fabbricare tessuti e carta ma negli ultimi anni sta avendo una grande diffusione nel settore edilizio.
Perché la canapa
- È facilmente coltivabile
- Assorbe l’anidride carbonica, contrastando riscaldamento globale e inquinamento.
- È altamente ignifuga e, se bruciata, non rilascia sostanze tossiche
- Non viene attaccata da tarme, muffe ed insetti
- Ha un basso impatto ambientale
- È riciclabile
- È ottima per l’isolamento termico ed acustico
I biomattoni
La canapa ha particolari doti isolanti, infatti dall’unione del vegetale e della calce si crea un coibènte naturale, il calcestruzzo. Una delle invenzioni maggiormente rivoluzionarie degli ultimi tempi è il biomattone, realizzato con truciolato di canapa, calce e acqua. Il prodotto è molto duttile e può essere utilizzato sia per la costruzione ex novo di muratura verticale, sia per la riqualificazione energetica, isolando murature esistenti e coibentando pavimenti, tetti e sottotetti.
Molte aziende hanno deciso di puntare sull’edilizia green, dall’inglese Lhoist UK che ha messo in catalogo i Cannabric, mattoni in canapa calce, all’azienda francese Easy Chanvre, che invece utilizza trucioli e calce aerea e idraulica.
In Italia la Equilibrum utilizza il truciolato vegetale di canapa per i suoi mattoni. Un’altra realtà importante è la Banca della Calce, che, con il suo mix di calce, canapa, acqua e specifiche aggiunte di origine naturale, realizza materiale edilizio molto sfruttabile.
Una vera ricchezza per l’edilizia green, che unisce rispetto per la natura e praticità.
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