Eccellenze italiane “sommerse” : ci pensano gli “Indiana Jones” di Fattobene

Da brava salentina,  non appena sono andata a vivere fuori dall’amata terra natia, una delle prime cose di ci ho avvertito forte, fortissima, nostalgia, è stato il caffè Quarta. Questo nome probabilmente dirà poco o niente a chi non vanta antenati messapici, ma per chi l’ha provato è difficile da dimenticare. Capite quindi che chi come me ha sviluppato una sorta di ventennale dipendenza nei suoi confronti, semplicemente non riesce a farne a meno. Il problema però è che, altrove, la bevanda “divina” è praticamente introvabile. Fattobene è un progetto nato per “venire in soccorso” di prodotti come il caffè Quarta. A fondarlo, la giornalista Anna Lagorio e il fotografo Alex Carnevali, che, dopo un viaggio nel Sud Italia, hanno deciso di raccogliere e (ri) lanciare una serie di “tesori” locali poco noti al di fuori del territorio d’origine.
 
«Ogni oggetto ci ha colpito per motivi diversi: una grafica o un design unici, una storia curiosa o la sua semplicità apparente (qui, anche una candela può diventare un’opera d’arte). Molti di loro sono impossibili da reperire su base nazionale: per questo, abbiamo deciso di creare un luogo dove i lettori possano scoprirne le storie. A breve, apriremo il nostro shop online, un’occasione unica per immergersi in un atlante di cultura materiale e acquistare un frammento di storia». Così le “menti” di Fattobene hanno presentato il progetto.
 
Il sito ospita “perle” come Crystal Ball, la brillantina Linetti, la celebre Coccoina e il mitico Tamarindo Erba.
E tu, c’è qualche specialità della tua terra a cui sei legato? Trovi particolarmente ingiusto non poterla gustare fuorisede e/o che gli altri la conoscano? Chiedi aiuto ad Anna e Alex! Magari i tuoi amici ti ringrazieranno…
 
Franziska
 
 

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