Essere più sereni? Bastano 12 minuti di gentilezza al giorno
Non è uno scherzo, ma un vero e proprio studio scientifico.
Praticare la gentilezza e far star bene le persone ha un effetto straordinariamente positivo sul nostro umore.
A dircelo è uno studio pubblicato sulla rivista Journal of Happiness Studies, che ha coinvolto un campione di studenti universitari, chiedendo loro di camminare all’interno di un edificio per 12 minuti e praticare strategie come:
- amore e rispetto: guardare gli individui che si incontrano lungo il percorso e desiderare che siano felici;
- interconnessione: osservare le persone e pensare a come sono collegate l'una con l'altra, ossia alle speranze e ai sentimenti che potrebbero condividere con gli altri;
- confronto sociale verso il basso: pensare a come si potrebbe essere migliori di ogni individuo incontrato.
- Leggi anche: I nonni, ultimi eredi di buone maniere e gentilezza
I risultati hanno dimostrato che coloro che praticavano la gentilezza amorevole o desideravano che gli altri si sentissero più felici erano più connessi, premurosi ed empatici, oltre che meno ansiosi. Coloro che invece praticavano il confronto sociale non hanno mostrato alcun beneficio.
Gli studiosi infatti spiegano che avere una mentalità competitiva (invidiare gli altri o voler essere o avere ciecamente ciò che loro hanno) genera stress, ansia e depressione.
Se poi consideriamo che i bambini guardando gli altri e confrontando i loro risultati con quelli dei coetanei imparano e crescono, capiremo che il confronto funziona quando stiamo imparando qualcosa o facendo una scelta.
Leggi anche: Regali in tempo reale? Ci pensa il social e-commerce Berryflip
Effetto social
Tuttavia, in molti si chiederanno: come fare a non subire gli effetti del “confronto sociale” in un mondo dominato dai social media, la più grande piattaforma di confronto che sia mai esistita?
«È quasi impossibile non fare paragoni sui social media – afferma Douglas Gentile, che ha diretto l’indagine, Il nostro studio non ha provato questo, ma spesso proviamo invidia, gelosia, rabbia o delusione in risposta a ciò che vediamo sui social media, e quelle emozioni disturbano il nostro senso di benessere».
Cosa fare allora? Isolarsi e chiudere ogni contatto con il mondo social?
Difficile a dirsi. Quasi impossibile a farsi.
Forse, la soluzione potrebbe essere smettere di invidiare gli altri, valorizzando quello che abbiamo, e, a partire dalla felicità individuale, passare poi a quella dell’altro.
Un interscambio gratuito e costruttivo che ci regalerà un sorriso in più anche in quelle giornate buie in cui pensiamo di non avere sufficienti ragioni per… sorridere!
Seguici anche su Google Edicola »