Exhale, il lampadario purificante ispirato alle foglie

Neutralizzare l’aria viziata senza aprire la finestra.

lampadario-exhaleE se fosse il lampadario ad assorbire CO2 e purificare gli ambienti? Da oggi è possibile, grazie all’idea di un designer londinese.

Julian Melchiorri, dopo anni dedicati alla tecnologia biochimica e a lavorare con diversi organismi viventi per sviluppare foglie artificiali, ha dato vita ad Exhale, rivoluzionario lampadario in grado di assorbire l’anidride carbonica, rilasciando contemporaneamente ossigeno per respirare.

 

Com’è possibile?

Julian-Melchiorri

Il design è costituito da foglie di vetro popolate da alghe verdi mantenute in vita dalla luce del giorno, LED e una sorta di gocciolamento di nutrienti. Melchiorri ha dichiarato: «La nostra popolazione in continua crescita sta bruciando combustibili fossili e distruggendo la vita delle piante, forzando un cambiamento nell’atmosfera e nel clima, trasformando il nostro pianeta».

«Queste tecnologie possono rivoluzionare il nostro ambiente urbano sia a livello di prodotto sia di architettura, purificando l’aria che respiriamo, imprigionando l’anidride carbonica e producendo bio-prodotti preziosi, solo utilizzando acqua e luce».

L’innovativo progetto ha vinto la 2017 Emerging Talent Medal al London Design Festival ed è stata esposto al Victoria and Albert Museum, sperando che possa essere presto adattato al commercio.

Biomimetica, ispirarsi alla natura

lampadario-exhaleExhale rientra perfettamente in quella branca della scienza che studia i processi biologici e biomeccanici di Madre Natura come fonte di ispirazione per il miglioramento delle attività e delle tecnologie umane.

Si può dire che il primo esempio fu Leonardo Da Vinci, quando nei suoi studi sulle macchine volanti prese ispirazione dal volo degli uccelli.

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Altri esempi?

gecko-tapeIl velcro, inventato nel 1941, George de Mestral si ispirò ai piccoli fiori che si attaccavano al pelo del cane ogni volta che lo portava a passeggio. Analizzandoli al microscopio, de Mestral notò che ogni petalo presentava alla sommità un microscopico uncino, capace di incastrarsi ovunque trovasse un appiglio naturale.

C’è poi il cosiddetto Gecko Tape, un materiale talmente adesivo  che permetterebbe a persone ed oggetti di muoversi su superfici lisce o verticali sfruttando la sua capacità di presa e rilascio a seconda della direzione del carico. L’ispiratore?Il simpatico animaletto in grado di arrampicarsi su qualsiasi superficie solida, indipendentemente dal suo orientamento, grazie alla miriade di peli microscopici che ricoprono le sue zampine.

Insomma, se cercate un’idea vincente, potreste cominciare da una passeggiata in un parco...

irene-caltabiano

 

di Irene Caltabiano

 

 

 

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