Facebook sarà sempre gratis, ma il prodotto sei tu
Ormai i social permeano ogni aspetto della nostra esistenza.
Facebook in particolare è il luogo immaginario dove viene impacchettato il nostro quotidiano e mostrato continuamente alla nostra rete di contatti.
Ma non solo. Ciò che molti non sanno è che Facebook vende letteralmente i nostri dati alle aziende per creare pubblicità personalizzata. Avete presente il momento in cui entrate in un negozio e un attimo dopo, se aprite Facebook, vi appare un banner pubblicitario relativo a quella determinata marca? Ecco, tutto ciò non è assolutamente un caso.
Si deve già partire dal presupposto che i dati e le informazioni che Facebook conosce su di noi verranno condivisi con aziende e compagnie private.
Come funziona la pubblicità su Facebook
Non tutti infatti sanno che persino le inserzioni che visualizziamo fuori da Facebook riguardano in qualche modo ciò che facciamo e scriviamo sul celebre social. Questo dipende dal programma Audience network, che permette alle aziende di estendere le proprie campagne pubblicitarie, sviluppate grazie ai dati raccolti sulle piattaforme di condivisione, anche al di fuori dei social.
Se un utente infatti segue pagine tematiche riguardanti la cucina o il cinema, troverà inserzioni inerenti a quegli argomenti nei siti web che visita. Oppure, nel caso di prima, quando appena aperto Facebook ci ritroviamo di fronte, ad esempio, ad un'inserzione pubblicitaria di un negozio in cui siamo appena entrati, è presto detto. Basta aver condiviso una mail o un numero di telefono con il commesso, magari grazie alla fantastica e gratuita carta fedeltà, e il gioco è fatto.
Oppure, avete fatto una foto con amici in quello specifico negozio o stavate usando Google Maps? Ecco, tutto ciò è pane per i denti affilati dell'e-commerce.
Quali sono le informazioni che Facebook raccoglie su di noi?
Da una parte esiste “la raccolta diretta”, ovvero contenuti pubblicati, luoghi visitati, eventi a cui si è partecipato, like, commenti e tag. Dall'altra invece le informazioni estrapolate dalla rete di contatti di ogni utente, siti web visitati, prodotti cercati, dispositivi utilizzati.
A volte non si è nemmeno consapevoli di come davvero si alimenti questo business. Anche se non si ha un profilo social, Facebook può ad esempio tracciare i movimenti di chi naviga grazie alla presenza su praticamente tutti i siti dei tasti di condivisione social.
Oppure, se nel momento in cui ti registri a Facebook non si imposta la privacy sul numero di telefono, tramite la ricerca interna del social si può risalire all'utente a cui appartiene.
E ancora, nonostante gli alti livelli di sicurezza che Facebook mette a disposizione, qualche piccolo segmento sfugge alla copertura. Ad esempio, se si condividono file e documenti tramite Facebook Messenger non si gode di alcuna protezione.
Abbiamo un potere sulla nostra privacy?
Nel mondo reale le istituzioni hanno stilato un Nuovo Regolamento europeo per il trattamento e la protezione dei dati personali, in vigore dal prossimo 25 maggio. La normativa prevede che aziende e amministrazioni pubbliche rendano gli utenti più consapevoli di ciò che succede ai loro dati personali e sensibili.
Purtroppo, troppo spesso, quando il database informatico di un'azienda viene violato non c'è una diretta comunicazione dell'accaduto agli utenti e questo è scorretto, oltre a creare notevoli disagi. Con la nuova normativa la violazione dovrà essere notificata entro e non oltre le 72 ore successive, lasciando così liberi gli utenti di agire direttamente sui propri contenuti, scaricandoli o cancellandoli.
Cosa farà Facebook?
Con i suoi 343 milioni di utenti europei, è uno dei soggetti maggiormente coinvolti nell'applicazione della nuova normativa.Ha così deciso di agire in modo trasparente, pubblicando una guida informativa sulle modalità di gestione della privacy degli utenti.
Non solo dunque pare che il colosso di Menlo Park svelerà per la prima volta le sue politiche di gestione per la condivisione dei contenuti, ma creerà anche specifici tutorial in cui verrà spiegato agli utenti come gestire i dati che Facebook usa per calibrare la pubblicità da visualizzare, come cancellare vecchi post e cosa succede ai dati quando si cancella un account.
«Sappiamo che le persone usano Facebook per restare in contatto, ma non tutti vogliono condividere tutto con tutti» dice Erin Egan, capo del settore privacy Facebook .«È importante che si possa scegliere quando è necessario come possano essere usati i propri dati».
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