Fresco frigo, i primi distributori per mangiare cibo sano
Il delivery del mangiar sano
Alimenti freschi, di alta qualità, prodotti da un fornitore riconoscibile.
Il mercato si allarga per venire incontro a scelte più salutiste in campo alimentare. Ma anche ai problemi di logistica quando lo stomaco borbotta nelle ore di punta e non si dispone di una lunga pausa pranzo.
L’idea è di Tommaso Magnani ed Enrico Pandian, già fondatore di Supermercato24, piattaforma per fare la spesa online.
Il nuovo progetto di impresa sta per chiudere il primo aumento di capitale da 150mila euro.
«Entro fine anno – spiega Pandian – lanceremo il secondo da 350mila. In tanti ci credono, anche investitori che partecipano con ticket piccoli».
Come funziona Fresco frigo
Un distributore automatico di cibo sano e non più di snack ricchi di grassi e conservanti.«Una volta sbloccata la porta in vetro, si potrà scegliere quale prodotto comprare. La struttura è identica a quella di un frigorifero, senza scompartimenti o sezioni interne.
Cibi pesanti a pranzo? Aumentano la distrazione
Un primo o un secondo, rigorosamente cucinati in giornata, una macedonia fresca o una barretta energetica: Il cibo dentro gli esemplari di Fresco Frigo è cucinato per essere venduto e consumato al massimo entro due giorni.
A quel punto sarà la tecnologia RFID (identificazione di informazioni automatica collegata ad etichette elettroniche) a rilevare il prodotto prelevato e addebitarne il costo al cliente sul suo conto.
L’obiettivo principale è la crescita rapida, in Italia e all’estero. Il 2019 vedrà infatti l’installazione a Milano di 220 macchine di Fresco Frigo , distribuito all’interno di uffici o complessi residenziali.
Il target di Fresco frigo
La clientela a cui si rivolge Fresco frigo è una media/grande azienda che impiega almeno duecento persone; stesso discorso quantitativo va fatto, ad esempio, per i grandi condomini, dove certamente si troveranno cibi diversi rispetto a quelli installati nei luoghi di lavoro ( ad esempio, spuntini notturni :D).
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La fase di industrializzazione prevede la realizzazione di modelli più piccoli, adeguati magari a uffici, dove l’utenza è sempre più alla ricerca di cibo sano. I fondatori Pandian e Magnani sono partiti dai numeri eloquenti presentati nel business plan.
Il food delivery ha un mercato potenziale da 7 milioni di persone, un valore di 2,4 miliardi l’anno e una crescita annua dell’11%. In pratica, cuciniamo ormai poco o niente.
Fresco Frigo, specchio del mondo del lavoro
Fresco frigo punta a diventare una terza piazza. «I ristoranti che venderanno i loro piatti si troveranno al massimo a 500 metri di distanza da un Fresco Frigo. Il cliente – aggiunge Pandian – potrà riconoscere quel cibo perché magari lo ha già provato. Non volevamo creare una nuova linea food, ma noleggiare una vending machine a chi già fa piatti di questo tipo».
I ritmi di lavoro richiedono certamente questi cambiamenti. Le aziende investono su una sempre maggior gradevolezza degli spazi, garantendo ai propri dipendenti un posto dove è possibile coltivare buone abitudini alimentari.
Per ogni maccinetta di Fresco Frigo è stato stimato un ricavo annuo di oltre 50mila euro. Dai dati finora disponibili la tariffa mensile per il fornitore sarà di 300 euro con tutti i costi a suo carico, dal packaging al trasporto fino al ritiro dell’invenduto.
Almeno in Italia, Fresco Frigo è un primo tentativo di innovazione nel mondo delle vending machines: al momento ci sono 800mila distributori automatici sparsi lungo la penisola dove, nella maggior parte dei casi, vengono proposti cibi ipercalorici e bevande zuccherate.
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