Gestisci un albergo? Ecco perché la smart tv in camera è ormai imprescindibile
La pandemia ha attraversato con la potenza distruttiva di uno tsunami le nostre vite
È radicalmente cambiato l’aspetto delle città, delle metropoli come dei piccoli centri situati in zone periferiche dell’Italia. Quante saracinesche si sono mestamente abbassate, da marzo 2020? Quante non riapriranno più? Probabilmente molte, purtroppo.
Le attività commerciali e le strutture turistico-ricettive hanno pagato il prezzo più alto, in termini economici, subendo un’emorragia di risorse…e speranze per il futuro.
L’allentamento di divieti e restrizioni, in concomitanza con l’avvicinarsi della bella stagione, sta rimettendo in moto tutti. Gli esercenti, così come i privati che vogliono riappropriarsi della libertà di uscire, viaggiare… e vivere.
Gli imprenditori, i proprietari di negozi, ristoranti, alberghi e b&b, ovviamente, non chiedono di meglio: hanno aspettato con un misto di ansia e paura questo momento, ma nella gran parte dei casi hanno continuato a lavorare dietro le quinte già durante il lungo stop subito, per non farsi cogliere impreparati.
Piattaforme d'intrattenimento, un servizio irrinunciabile
Tuttavia, per recuperare il rapporto di apprezzamento e fiducia con vecchi e nuovi clienti è fondamentale prendere coscienza che il tempo (tanto, troppo, ahimé), è trascorso, e che in questi due anni sono cambiate profondamente le abitudini, le esigenze e le priorità dei consumatori.
Un esempio? La “reclusione” forzata ha avvicinato migliaia di italiani allo streaming di serie, film, trasmissioni tv, eventi sportivi. Computer, portatile, tablet e smartphone sono diventati una finestra IRRINUNCIABILE per affacciarsi al mondo, informarsi, divertirsi e comunicare: non solo durante la vita quotidiana ma anche – anzi soprattutto – quando si esce (anche geograficamente) dalla propria routine. Viaggiamo con il corpo, ma una parte (cospicua) della nostra mente ha bisogno di tenere il filo con la nostra cerchia di contatti più stretti.
Così, nelle camere di hotel oggi, c’è una cosa che NON può mancare: la smart tv hotel. Viaggiare è un’esperienza totale, che continua anche dopo essere tornati in albergo, e ciò richiede il massimo comfort. È quindi importante che i gestori delle strutture ricettive offrano ai propri ospiti la più ampia gamma possibile di elementi ed occasioni di relax.
Hai un albergo? Ecco perché dovresti scegliere la smart tv hotel
Attraverso la più moderna e sofisticata tecnologia, questa può essere utilizzata sfruttando molteplici collegamenti (cavo rete, Wi-Fi, antenna RF per TVB – T2 e satellite.
Probabilmente arrivato a questo punto dell’articolo ti starai chiedendo a cosa si riferiscono, concretamente, queste sigle ed acronimi. È presto detto: includono tutti i principali canali di serie tv, film, musica e sport (Netflix, Amazon Prime, Dazn).
Scegliere la smart tv hotel, quindi, non solo ti permette di soddisfare le esigenze finali del cliente, ma anche di garantirgli, contestualmente, privacy e sicurezza. Questi dispositivi, infatti, cancellano i dati relativi alla navigazione tramite browser (azzerano, quindi, la cronologia), supportano solo app certificate, effettuano automaticamente l’aggiornamento della lista dei canali, e possono essere abbinate agli account Netflix, Dazn del cliente, senza che l’ospite successivo dell’albergo possa continuare a fruire di contenuti a pagamento in modo, per così dire, parassitario.
Le smart tv hotel sono la soluzione perfetta per unire la qualità dell’esperienza video e audio (i dispositivi sono a marchio Samsung, LG, Phillips) al rispetto della normativa GDPR, legge relativa alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento e alla libera circolazione dei dati personali; un aspetto, questo, che non dovrebbe stare a cuore solo del cliente, ma anche del proprietario della struttura ricettiva.
Infatti, preferire alla smart tv hotel la smart tv consumer con hotel mode non garantisce all’utente gli stessi standard di sicurezza (la cronologia di navigazione non viene azzerata), e quindi, in caso di controlli, secondo il GDPR l’albergatore può essere punito con una multa fino al 4% dell’ammontare del fatturato.
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