Gli strani biglietti negli abiti di Zara in Turchia
Perché i vestiti delle grandi catene costano così poco?
Non sempre la risposta sta nei tessuti di minor qualità. Dal momento che queste catene puntano sulle grandi quantità, il prezzo basso è assicurato. Inoltre, spesso non c'è nessun testimonial famoso da pagare profumatamente.
Infine c’è il discorso manodopera. Spesso si produce nei luoghi in cui la forza lavoro costa meno. Soprattutto se non viene pagata.
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Una ribellione silenziosa
La protesta degli operai della Bravo Textil, una delle aziende alle quali Zara affida la produzione dei suoi abiti, è un urlo silenzioso ma efficace. La fabbrica avrebbe chiuso all’improvviso la propria attività senza aver pagato per mesi i suoi dipendenti.
Un’operaia racconta: «Quel giorno il direttore non si era presentato. Sono arrivati degli uomini con le armi, da parte di alcune aziende creditrici. Il giorno dopo la fabbrica era chiusa per sempre».
Gli stipendi arretrati non sono mai arrivati. I dipendenti però, anziché alzare la voce, hanno deciso di reclamare i propri diritti in modo "silenzioso" quanto creativo.
Hanno riempito le tasche dei vestiti dei punti vendita della catena turchi con bigliettini su cui era scritto: "Ho fatto questo vestito ma non mi hanno pagato".
Risultato?
L’operazione ha avuto una tale risonanza che l’azienda spagnola ha subito risposto, ribadendo il suo impegno per un trattamento equo e dignitoso dei suoi lavoratori e del suo circuito di produzione.
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A breve verrà infatti creato un fondo insieme a Mango e Next, per coprire tutti gli stipendi arretrati dei lavoratori, ferie non godute e il resto di quanto gli spettava.
Evidentemente la creatività paga. In tutti i sensi.
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