Idealista o imprenditore?

Come non commettere l'errore di sognare ad occhi aperti?

idealismoMolto spesso incontro "aspiranti" imprenditori o imprenditrici che hanno in mente di aprire una loro attività. Una Start-up, un locale commerciale o semplicemente un bar.
 
La scelta di costoro è quasi sempre una scelta obbligata. Vengono licenziati dai cosiddetti "posti fissi" e come ripiego sperano di aprire una partita Iva e fare tutto in proprio.
 
L'idea di per sè non è sbagliata se non per 2 motivi
  1. Un ripiego resta un ripiego!
  2. La speranza di farcela ti fa morire di speranza!

L'idealismo è il veleno del business

Un mio amico che lo scorso mese ha perso il suo lavoro a tempo indeterminato, a causa dell'incapacità del suo datore di lavoro che non si è ancora reso conto che l'elettronica da consumo (pc, tv, stereo, ecc.) non garantisce più guadagni necessari alla sopravvivenza di un negozio da 300mq, mi informa che vorrà aprirsi una sua attività
 

I 3 errori del futuro imprenditore

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I classici e più frequenti errori del neo imprenditore sono

  1. Nessuna analisi del mercato di riferimento (ossia il mercato nel quale si vuole entrare)
  2. Nessuna analisi del piano (investimenti, costi fissi, pubblicità, stipendi e ricavi)
  3. Nessuna competenza nel fare le prime 2 cose sopra descritte.

Ma come evitare di commettere errori e farsi prendere dall'idealismo?

bar rossoVorrei aprire un bar tutto rosso che offra un buon the e caffè e che consenta di ascoltare musica jazz solo con dischi in vinile!
 
La domanda che devi porti è: ma è quello che vorrei fare o è quello che il mercato di riferimento mi chiede?
 
  1. Sognare o fare un viaggio in Thailandia non deve portarti a pensare che il tuo progetto imprenditoriale deve essere APRIRE UN'AGENZIA VIAGGI
  2. Adorare la musica Jazz, con dischi in vinile non significa che il progetto deve essere un NEGOZIO DI DISCHI IN VINILE
  3. Amare la lettura di libri, collezionare album, studiare manuali e saggi non ti apre le porte a diventare TITOLARE DI UNA LIBRERIA

L'idealismo deve fare i conti con il ROI

Il Return On Investment, ossia i Ricavi sugli investimenti, non considerano l'ideale, il libro, il disco, la Thailandia!
Ecco perché tanti falliscono. 
Perché partono dall'idealismo, ma non riescono a comprendere il ROI. 
 
 
Quindi, a meno ché non si campi di rendita, e quindi il problema del conto economico non è una priorità, smettiamola di fare gli idealisti o sognatori. 
Facciamo i conti, studiamo il mercato, la concorrenza e i consumatori e controlliamo i costi fissi e le entrate. Dopodiché tutto può essere riprogettatto.
 
di Duccio
Blogger idealista
 

 

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