Coltivare (frutta o sentimenti) è sempre questione di tempo
Cos’hanno in comune un albero e un bambino?
La crescita. Da piccolo semi a rigogliosi alberi, ogni giorno è un piccolo passo verso la piena fruttificazione. Metafore a parte, è significativa la coesistenza di dimensione umana e naturale. Infatti, da Madre Terra non si smette mai di imparare.
Ultimamente il binomio bambini- didattica all’aria aperta è stato molto esplorato. Così, dopo l’asilo del mare e quello nel bosco, il Festival della Lentezza, giunto alla sua terza edizione, ha elaborato un interessante progetto.
Riprenderci il nostro tempo
Un evento che da anni spinge a dimenticare a casa gli orologi, ascoltarsi e ascoltare i ritmi biologici naturali. Nella rigogliosa cornice della Reggia ducale di Colorno (Parma), è un’iniziativa che “mette al centro qualità e benessere dei rapporti umani, nel rispetto del territorio e delle sue risorse naturali” come scritto sul sito.
Il Festival della lentezza, portato avanti dall'associazione Comuni virtuosi, è ricco di laboratori, eventi e spettacoli assolutamente gratutiti, per una tre giorni all’insegna della coltura, che sia quella dei campi o delle emozioni. L’elemento comune è, in ogni caso, il bisogno di tempo e cure.
Nel 2018, per questo motivo, l’organizzazione ha deciso di lasciare un’impronta fisica nella comunità che li ospita: un bosco da seminare e far crescere, anno dopo anno.
Alberi, compagni di gioco
Un frutteto (prevalentemente meli e peri) a ridosso di una scuola materna; tra qualche anno le primizie raccolte potranno essere utilizzate nel servizio mensa e verranno promossi percorsi di educazione ambientale nell'area.
L'idea si è poi evoluta in Bosco del tempo, progetto di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal basso. Gli alberi non solo puliscono l’aria, rendono l’ambiente accogliente e aumentano il benessere psicofisico, ma sono detentori della memoria storica di un luogo. Ed è bello pensare che, da oggi in poi, potranno diventare compagni silenziosi di tanti bambini.
Regala un albero
L’Azienda Agraria Sperimentale Stuard ha già realizzato il progetto preliminare e il piano di gestione dei primi dieci anni. Inoltre, con una donazione da 50 euro sul sito sarà possibile intitolare un albero a una persona speciale, con una targhetta specifica posizionata sul tronco. Un regalo di Natale originale, sicuramente gradito agli amanti della natura.
Se si riesce a raggiungere l’obiettivo entro il 24 dicembre, il bosco verrà comunque realizzato, ma con un numero inferiore di alberi.
Come recita la slogan del Festival , l’albero è l’esplosione lentissima di un seme. E, dalla loro pazienza e abbandono allo scorrere naturale del tempo, abbiamo ancora tanto da imparare.
Seguici anche su Google Edicola »