Il gelato-medicina: si realizza il sogno dei golosi

Alcuni non possono farne a meno, anche con dieci gradi sotto zero.

 

powellnuxIl gelato è una vera e propria passione che, causa consistente importo calorico, va regolata (con grande dispiacere di chi ne mangerebbe a quintali). Ma, udite udite, i ricercatori dell' Università di Tor Vergata ( RM) stanno lavorando per unire finalmente gusto e benessere.

 

Il progetto

 

Elementi naturali come antiossidanti, probiotici e omega 3 racchiusi in un solo cono. Così ecco arrivare nelle gelaterie il gusto tarassaco o cardo, due piante dall'efficace funzione depurativa, il sapore al pomodoro, ricco di licopene, efficace contro invecchiamento e malattie cardiovascolari o ancora la menta piperita, dalla forte azione antisettica. Insomma, ce n'è per tutti i palati.

 

A settembre inizierà la formazione dei gelatai interessati, successivamente ci saranno le prime prove di lavorazione e gli assaggi, per essere sicuri che, oltre a far bene, il gelato-medicina sia anche buono da mangiare.

 

Il potere di Powellnux

 

Valerio-SanguigniL'obiettivo delle ricette che biologi e gelatieri dovranno elaborare è duplice: aiutare la prevenzione delle malattie ed elaborare un alimento gradevole anche per gli anziani, che tendono a bere e mangiare poco accumulando carenze nutrizionali.

 

Si sta addirittura lavorando alla ricetta di un gelato funzionale, una miscela di antiossidante con base di cacao scuro, nocciole e tè verde, sperimentata come base di realizzazione del gelato, disponibile anche in versione crema spalmabile o barretta.

 

Tale delizia è stata ideata da Valerio Sanguigni, cardiologo e docente di medicina interna a Tor Vergata. «Ho scelto questi tre ingredienti perché sono ricchi di polifenoli e mantengono inalterato il loro potere antiossidante»

 

Sanguigni ha eseguito uno studio su quattordici persone, pubblicato su Nutrition, giornale di divulgazione scientifica. Risultato? Chi aveva mangiato Powellnux risultava possedere meno radicali liberi e stress ossidativo.

 

Speriamo che l'esperimento sia il primo di una lunga serie di alimenti che rendano il cibo una cura...dolce.

 

irene-caltabiano

 

di Irene Caltabiano

 

 
 
 

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