Impact investing: cos'è e perchè potrebbe essere l'economia del futuro
Unire finanza e amore per l’ambiente?
Investimenti e amministrazione sembrano un mondo lontano agli occhi dei non addetti ai lavori. Esiste però un’economia vicina alla vita di tutti i giorni, in grado di influenzare in positivo le dinamiche della società. Si chiama impact investing.
Cos’è?
Una politica per cui aziende, organizzazioni e fondi intendono generare sia un impatto economico che un cambiamento positivo su ambiente e società.
I quattro pilastri per definirsi un investitore di impatto sono:
- Ritorno finanziario: nel medio periodo gli investitori puntano a un graduale incremento del valore del capitale che hanno stanziato.
- Intenzionalità: l’impatto sociale e ambientale è uno dei criteri fondamentali per cui si sceglie un soggetto e non altri.
- Temi d’impatto e misurazione d’impatto: si identificano le aree della società sulle quali si vuole intervenire e si ricerca un modo chiaro e trasparente per quantificare i risultati.
La maggioranza sono progetti per l’uso sostenibile delle risorse, l’efficienza energetica, produzione di fonti di energia pulita, assistenza sanitaria, economia circolare, pari opportunità sul lavoro, riciclo.
Quanto vale al momento l’impact investing?
Il mondo degli investimenti sostenibili ha preso forma in tempi relativamente recenti. Fino al 2013 valeva 20 miliardi. Briciole rispetto ai 6853 miliardi ottenuti con investimenti come armi, tabacco e pornografia. Ma se ci si focalizza sulla crescita si scopre che solo due anni prima l’impact investing non raggiungeva nemmeno i 9 miliardi di euro.
Secondo l’analisi condotta dal network globale del settore il 59% degli investitori dichiara di aver ottenuto ritorni competitivi rispetto ai tassi di mercato. E le performance sono spesso migliori delle aspettattive. Insomma si può dire che ambiente, sostenibilità e sociale infine paghino? Sembra di sì.
di Irene Caltabiano
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