Intervento shock di Jovanotti all'università di Firenze

E’ giusto lavorare gratis?
No, ma quando facciamo un colloquio di lavoro i selezionatori tendono a privilegiare coloro che hanno acquisito un minimo di esperienza anche attraverso i cosiddetti “lavoretti” retribuiti male o non retribuiti affatto.
E’ ciò che dice Jovanotti : "A me è successo per fare un'esperienza...". ...poi aggiunge: "Ma sono contrario".

E’ciò che il cantante ha evidenziato nel corso di un dialogo tenuto con gli studenti presso l'università di Firenze parlando di cittadinanza, identità e lavoro.

Bisogna saper rompere gli schemi
L’artista ha parlato del tema del lavoro sottolineando che le opportunità per i giovani ci sono ma che bisogna saper “rompere gli schemi”.
Pur ammettendo che esistono oggettive difficoltà egli suggerisce di affrontarle con uno spirito diverso:”Nessuna opportunità vi verrà a cercare, bisogna andarle a prendere. E questo è diverso rispetto ai vostri genitori, mio padre ha lavorato per tanti anni in Vaticano, 50 anni nello stesso posto.
...oggi è difficile che questo succeda. Il mondo è cambiato non c'è niente da fare. Anche il mio mondo è molto diverso da quando ho cominciato. Lo dico tutti i giorni a mia figlia...infatti lei non ne può più" ha scherzato"
.

Lavorare gratis?
A tal proposito, Jovanotti si è in qualche modo espresso a favore del lavoro gratis quando ha risposto alla domanda di una studentessa sugli impieghi nella cultura: "Ultimamente ho partecipato a diversi festival in America con la mia musica e vedevo tantissimi ragazzi che lavoravano. Ad un certo punto ho chiesto: scusate, ma questi chi li paga? Mi hanno risposto: sono volontari, lavorano gratis, ma si portano a casa un'esperienza".
Così mi sono ricordato che quando ero ragazzo anche io lavoravo gratis alle sagre e mi divertivo come un pazzo. Imparavo ad essere gentile con le persone, se mi avessero detto non lo fare, vai in colonia, sarebbe stato peggio. Ma per me quel volontariato lì era una festa anche se lavoravo alla sagra della ranocchia...Mi dava qualcosa!

E’ stato, per queste frasi, ampiamente criticato ed ha successivamente chiarito di non essere a favore del lavoro gratis ma di aver tratto da questo un’esperienza positiva che gli è servita in futuro. 

Ma veniamo a noi !
Quante volte ci è capitato di leggere tra le varie inserzioni “cercasi neolaureato con esperienza”? Che significa?
Leggiamo una lettera tratta dal sito lavoratorio.it

Da più di una anno quasi quotidianamente leggo le offerte di lavoro sul web e ho notato un' incongruenza di cui vorrei chiedervi spiegazione. Mi chiedo se sia corretto che quasi sempre (e forse il quasi è da eliminare) le aziende che offrono lavoro, quando pubblicano annunci di ricerca di una figura professionale richiedano,  un'esperienza lavorativa  di almeno  uno o più anni! 

Come fa allora un giovane senza esperienza ad entrare nel mondo del lavoro?
Se ogni annuncio richiede almeno un anno di esperienza? O come fa un giovane  che dopo aver svolto anni ed anni di lavoro con buona esperienza e livello retributivo, vuole approcciare un nuovo lavoro se quanto acquisito viene considerato il più delle volte non sufficientemente compatibile o addirittura nullo, riposizionandolo quindi ad un livello di prima esperienza? Allora un  giovane non entrerà mai nel mondo del lavoro se non ha esperienza o dovrà rassegnarsi a svolgere per tutta la vita  il lavoro che ha svolto fino adesso. 

Non è che  questi annunci sono una presa in giro?
Ad Andrea hanno risposto gli “esperti” evidenziando innanzitutto che un giovane alle prime armi non è inizialmente produttivo per un’azienda e che quindi bisogna dare la precedenza nei colloqui di lavoro a coloro che, in qualche modo, hanno qualche esperienza.
Esistono, a tal proposito, esperienze accumulate durante il percorso di studi inerenti al proprio corso di studi, come ad esempio gli “stage”, ma anche delle altre acquisite  attraverso sacrifici personali che danno molta più esperienza specifica rispetto a quanto potrebbe garantire qualunque stage.

Andrea B.
Inoltre gli esperti affermano che importanti sono anche i cosiddetti lavori non inerenti i propri corsi universitari.
"A nessuno interessa sapere se avete cotto patatine o consegnato la posta, ma sottolineare che le vostre doti di affidabilità, puntualità, concretezza, produttività sono già state apprezzate da precedenti datori di lavoro, dei quali potete fornire le referenze, può rappresentare l' X Factor che fa la differenza in fase di preselezione delle candidature."

 
Dunque se nel curricula vi è anche un’esperienza di volontariato che ben venga!
Rompere gli schemi” come dice Jovanotti significa mettersi in gioco, fare e sperimentare. Con ciò non si vuole dare spazio allo sfruttamento, ma solo a quelle esperienze che possono arricchire il nostro bagaglio personale e professionale.
 
Simona
 

 

 

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