Investitori informali e dove trovarli. Una mappa contro il disorientamento degli startupper

Competenze e motivazione sono nulla senza una congrua copertura finanziaria

Business_AngelsEstremizzando, si potrebbe parafrasare così lo slogan di un celebre spot di fine anni Novanta, per sintetizzare il rapporto tra startup e business angels.

Questi ultimi, definiti anche investitori informali, sono in genere imprenditori e manager, ancora attivi sul mercato o pensionati. Il loro obiettivo è partecipare al lancio di progetti dal consistente potenziale di sviluppo, e in quest’ottica mettono a disposizione degli startupper più promettenti il proprio know-how, una rete di contatti costruita in anni di attività, e una quota delle proprie risorse monetarie.

Business angels: così preziosi, così sfuggenti

Business AngelsL’aggettivo informale suggerisce una delle peculiarità di questa figura, ovvero il fatto che, mal si adatta a descrizioni assolutamente esaustive e/o definitive, come pure a classificazioni granitiche. Teoricamente infatti, chiunque voglia può operare in veste di business angel; entrare in un’associazione costituisce un’opzione, e non un requisito obbligatorio.

D’altra parte, far riferimento alle principali organizzazioni che raggruppano investitori informali è indubbiamente importante per lo startupper, in quanto è il primo e più intuitivo passaggio per entrare in contatto con i soggetti potenzialmente interessati alla sua impresa.

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B.A.N.: gli investitori informali fanno sistema

L’acronimo indica infatti un Business Angels Network, ovvero un gruppo radicato in un contesto geografico ben preciso e orientato all’incontro con gli startupper.

Tra le molteplici attività presiedute dai B.A.N., la creazione di forum ad hoc dedicati agli investitori informali, la redazione periodica di pubblicazioni di settore, e la promozione di programmi locali, nazionali o europei, finalizzati  allo sviluppo di un ecosistema favorevole all’innovazione.

IBAN (Italian Business Angel Network) è stato il primo nodo italiano della “ragnatela” dell’angel investing. All’interno del suo sito sono reperibili sia l’elenco dei B.A.N. locali che i contatti relativi a ciascuna regione.

Business AngelsItalian Angels for Growth ha circa 200 soci, e questi investono mediamente tra 250mila e 1 milione di euro durante l’early stage (primo periodo di vita di un’impresa), che corrispondono a una partecipazione compresa tra il 20 e il 40%. Gli ambiti privilegiati sono il digital, il biomedicale e l’elettronico.

Custodi di Successo ha scelto un’immagine particolarmente significativa per rappresentarsi: il logo infatti è caratterizzato da un atomo. Questo simboleggia una sequenza di azioni capace di produrre un’eccezionale quantità di energia. L’associazione, che finora ha finanziato circa 30 progetti orientandosi su startup generaliste, vuole proporsi come catalizzatrice di impulsi virtuosi.

Angel Partner Group annovera tra i soci fondatori LVenture Group, leader a livello europeo nel settore dei venture capital, nonché unico quotato sul Mercato Telematico Azionario della Borsa Italiana.

Hai un’idea che vorresti tradurre in impresa? Verifica se puoi farne una startup, e informati sulle possibilità concrete che hai di finanziarla.

Il supporto che possono offrirti da un lato il crowdfunding e dall’altro i business angels è infatti prezioso e diversificato

 

 
francesca garrisi
 

 

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