José, il banchiere più giovane del mondo che trasforma i rifiuti in denaro
«Alla tua età faresti meglio a pensare a giocare».
«Un progetto del genere è impossibile da gestire per un bambino».
E invece Josè ce l’ha fatta, in barba a tutti coloro che pensavano che la sua idea fosse bislacca o troppo ambiziosa per un bambino di 7 anni.
Oggi il genietto di origine peruviana ne ha 13 e il suo Banco Cooperativo Bartselana vanta più di duemila clienti, tutti tra i 10 e i 18 anni.
Obiettivo? Sradicare la povertà attraverso la cultura del risparmio e dell’imprenditorialità, rendendo accessibile il sistema finanziario per risolvere problemi sociali.
Ma soprattutto ripulire il mondo da plastiche e rifiuti, creando un business.
L'idea per la "banca dei bambini"
José Adolfo Quisocala Condori ha avuto l’idea di una cassa di risparmio per bambini sei anni fa, dopo aver notato che molti dei suoi amichetti spendevano i loro soldi in merendine, figurine e giocattoli, invece di risparmiarli per acquisti più significativi.
Nonostante la sua giovane età, pensava che risparmiare denaro e usare servizi finanziari fossero i modi principali in cui il mondo degli adulti risolveva molti dei problemi finanziari e sociali.
Così decide di creare la prima banca per bambini. Un progetto ambizioso per cui è stato persino preso in giro e ha subito atti di bullismo.
A dimostrazione che spesso le idee che funzionano non vengono appoggiate da subito. «All’inizio, i miei insegnanti pensavano che fossi pazzo e che un bambino non potesse intraprendere questo tipo di progetto. Non capivano che noi bambini non siamo il futuro del Paese, ma il suo presente. Fortunatamente, ho avuto il sostegno del preside della scuola e di un assistente nella mia classe».
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Come funziona il Banco cooperativo
I bambini devono fornire almeno 5 kg di rifiuti riciclabili (plastica e carta) e impegnarsi a consegnarne successivamente almeno un altro kg al mese. I rifiuti sono venduti alle ditte specializzate nel riciclaggio e gli incassi vanno ad alimentare i conti dei giovani correntisti.
Questo l’obiettivo del risparmio: generare denaro dal riciclo dei rifiuti e senza chiedere l’aiuto della famiglia o degli adulti.
«Siamo il primo Banco Cooperativo per ragazzi, ragazze, giovani e donne, un luogo di “alfabetizzazione finanziaria».
Oggi tutti i piccoli clienti della città di Arequipa portano i rifiuti alla banca e ricevono in cambio soldi veri accreditati sul loro conto, con divieto di prelievo persino ai loro genitori.
Ma devono seguire corsi di educazione finanziaria, gestione ambientale e imprenditorialità, erogati gratuitamente. Un circolo virtuoso che genera profitto, educa al rispetto per l'ambiente e crea progresso sociale.
«La nostra tecnologia è stata intrapresa con soli 15 dollari, servendo solo 20 studenti. Oggi i clienti sono oltre 2mila e abbiamo l’obiettivo di raggiungerne 20 mila tra bambini, giovani e donne. Il loro conto di risparmio viene aperto con il contributo iniziale di 6 chili di rifiuti, che equivalgono a 0, 30 centesimi».
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Come cresce la Banca?
José ha raggiunto un accordo con le aziende locali di riciclo, che hanno offerto ai clienti dell’istituto di credito un prezzo più alto di quello normalmente pagato per i rifiuti riciclabili, con tutti i proventi depositati direttamente nei loro conti.
Il Banco Cooperativo del Estudiante Bartselana offre inoltre vari prodotti finanziari: prestiti, investimenti di capitale, micro-assicurazione, accesso a corsi per apprendere l’educazione finanziaria. José vorrebbe creare una cultura del risparmio a partire dalle scuole di tutto il mondo.
Un successo davvero meritato che fa ben sperare nelle nuove generazioni.
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