Juasapp, la ribalta dello scherzo telefonico
I tempi cambiano, le abitudini restano
Alzi la mano chi, tra i nati prima degli anni 2000, non ha mai ricevuto uno scherzo telefonico.
Sembrano lontani quei tempi in cui era impossibile visualizzare il numero di chi ci cercava, dando adito a una lunga serie di chiamate anonime e canzonatorie. Tanti colpi al cuore per la vittima prescelta, grasse risate per gli autori della burla.
Tuttavia i vecchi metodi non passano mai di moda. Anzi, si evolvono in base alla tecnologia. A dimostrarlo è Juasapp, applicazione tramite la quale i bontemponi hanno riscoperto il piacere di divertirsi alle spalle di amici e parenti.
Come funziona
Volete vendicarvi di un ex? Avete desiderio di sfogarvi contro il collega che vi ha fatto uno sgarro? Siete amici di qualche credulone senza speranza?
Juasapp è molto intuitiva nel suo utilizzo. Si hanno a disposizione diversi scherzi, dal classico “ lei ha dato un colpo alla mia macchina” fino al vicino che chiama alterato perché suppone che voi gli rubiate il wi-fi per arrivare a quelli meno piacevoli quali il controllo del fisco o un’imminente colonscopia. Il tutto grazie a una voce registrata, un software intelligente che capta il feedback della persona raggirata, addirittura tramite pause pre-impostate. E in maniera ssolutamente anonima.
Appena scaricata l’applicazione, si ottengono automaticamente due scherzi. Successivamente, per effettuarne altri, sarà sufficiente accedere al profilo Facebook, oppure scegliere tra diverse opzioni. L’acquisto di uno scherzo equivale a 0.99 cent, tre a 1,99. I prezzi aumentano in base alla vostra voglia di divertirvi.
Dopo aver deciso la tipologia si seleziona un contatto presente nella rubrica, con possibilità di programmare la telefonata ad una determinata data e ora. Il numero dal quale proviene sarà impossibile da riconoscere perché generato dall’applicazione.La conversazione verrà infine registrata per intero e disponibile nella sezione Scherzi, dove sarà possibile riascoltarla e soprattutto condividerla.
Ma ricordate: chi la fa l’aspetti. E poi, non verrà anche un po' meno il bello della diretta?
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