La carica del 2x1: se l'uomo al supermercato è cacciatore
Le donne vengono da Venere. Gli uomini?
Dicono da Marte, ma ancora non è ben chiaro. Sicuramente da un pianeta in cui non esistono le sfumature di colore, tipo rosa salmone o blu elettrico. E soprattutto da un luogo dove la sopravvivenza alimentare può essere racchiusa in due pasti: hamburger e pasta alla carbonara, con alcune variazioni sul tema.
Tutte noi conosciamo l’espressione di panico del nostro lui (se siete single sarà comunque impressa nella memoria quella dell'ex) quando, in un impeto di fiducia, gli chiediamo di andare a fare la spesa e di vedersela da solo.
Ansia da prestazione
A quanto pare, l’esemplare di sesso maschile non è programmato per avere un’indipendenza nella scelta dei viveri quindi, sommessamente, ti chiederà di compilare una lista. Alla voce yogurt greco e bieta lo vedrai sbiancare, certa che, dopo circa una mezz’ora, arriverà puntuale la sua chiamata al cellulare mentre è in piena crisi di fronte al reparto verdure. Risultato? Un’insalata, tre pacchi di merendine e due confezioni di paella surgelata.
Mi ha dunque colpito una notizia di stamattina per cui, secondo il Financial Lounge, giornale di informazione legato al mondo dell’economia, il numero di uomini che fa la spesa è in costante aumento. Non solo. Pare che secondo una ricerca effettuata negli USA, l’84% siano i principali incaricati delle compere alimentari in famiglia. Da considerare anche la larga fetta di scapoli che ogni giorno, volente o nolente, si destreggiano tra detersivi e pacchi di biscotti.
E se, tornando al discorso iniziale, gli uomini vengono da qualche galassia non ancora ben identificata ben lontana da Venere, vien da sè che la piscologia maschile è diversa anche nel fare la spesa. Noi donne dobbiamo comprendere che per l’uomo pensare al proprio fabbisogno alimentare è un’apostrofo unto tra le parole kebab e pizzaiolo sotto casa. Un’opzione che non va oltre la sfera temporale del qui e ora, programmabile solo fino al prossimo pasto. Poi, la divina provvidenza, spesso manifestatasi sotto forma di Just eat, arriverà in suo soccorso.
A caccia di surgelati
Ciò che però ha maggiormente suscitato la mia ilarità è la similitudine per cui, tra le corsie del supermercato, l’uomo torna a essere cacciatore. Sì, esattamente come nell'età della pietra, dove l'homo erectus scorazzava con lance e gonnellino di Mammuth.
"L'uomo" cito testualmente "vuole subito trovare la preda e tornare a casa da vincitore". Possibilmente vantandosi di andare dritto al punto senza inutili perdite di tempo, quali una marca anziché un’altra o il calcolo di qualsivoglia caloria. Perché, come ben sappiamo, uomo e shopping non vanno molto d'accordo e perciò il tapino perde la pazienza in poco tempo.
Rilevata questa tendenza a stanare bistecche come fossero antilopi, fior fior di esperti di marketing si sono applicati per rendere l’esperienza spesa del maschio-alfa divertente. Come? Riempiendo le corsie di display che lo aiutano "nella caccia" e alimentando l’illusione di essere in missione per conto di Dio. Così ecco la riorganizzazione dei supermercati in base al concetto di shopper mission, dividendo i prodotti in sezioni come "cena di stasera" o "pranzo a sacco per il giro in moto".
Alla luce di quast'attenzione tutta al maschile, perché nessuno ha mai pensato a personalizzare la spesa femminile? Esperti di marketing, vi rivelerò un segreto: anche per noi, soprattutto nei giorni in cui il mondo ci è avverso, fare la spesa è impresa titanica. Quindi perché non creare reparti "weekend per sole donne", "ingozzarsi senza ritegno con le amiche" o "regala un cracker a tuo figlio"?