La rivincita dei "climatariani"
«Questi giovani d’oggi non hanno coscienza sociale, pensano solo a smartphone e videogiochi».
Cari signori, le nuove generazioni possono ancora stupirvi. Secondo una ricerca diretta da Vox Populi, realizzata dalla Fondazione Barilla Center for food and nutrition e condotta su 800 ragazzi tra i 18 e i 30 anni , sei su dieci seguono un tipo di alimentazione sostenibile (ossia biologica e nel pieno rispetto dell'ambiente).
Cereali, olio di oliva, frutta e verdura in primis. Poi carne bianca, latticini, legumi e affettati e infine i meno gettonati: uova, pesce, bevande zuccherate e grassi. Inoltre i giovani scelgono alimenti prodotti localmente a km 0, peraltro mangiati fino all’ultimo boccone, senza sprecare nulla.
L’unica pecca del mangiar sano ed eco-sostenibile è il costo del menu. La maggioranza degli intervistati sostiene infatti di avere difficoltà nel seguire questo tipo di dieta causa prezzi maggiorati rispetto ad altri alimenti più comuni. Tuttavia i ricercatori del Barilla center hanno messo a confronto un menu vegano, vegetariano e carnivoro e hanno notato che il costo è più o meno lo stesso. A risultare più caro sarebbe addirittura il menu carnivoro (0,85 cent in più circa).
I millenials lottano contro lo spreco anche comprando semplicemente solo ciò che prevedono di consumare, controllando bene le date di scadenza. La seconda buona abitudine è che la maggioranza compie regolarmente la raccolta differenziata, seguito da risparmio idrico ed energetico.
Sono gli adulti a dover prendere esempio dai giovani? Forse c'è più consapevolezza e maggiore sensibilità alle conseguenze che può apportare al Pianeta uno stile di vita scorretto.
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