L'invasione degli ultracorpi: cosa abbiamo scoperto sulla carne e i suoi batteri
Il pollo, corpo da reato del consumo di carne.
Lo scorso maggio l'allarme era stato lanciato da Report, trasmissione televisiva condotta da Milena Gabanelli. Alcuni batteri presenti nella carne bianca sono immuni agli antibiotici, cioè non vengono eliminati nemmeno con la cottura. Un'inchiesta svolta da Altroconsumo, in collaborazione con migliaia di organizzazioni simili in altri Paesi europei, ha fatto emergere dati preoccupanti.
Perchè i batteri sono diventati antibiotico-resistenti
In Italia il 71% per cento degli antibiotici è venduto per uso animale e il nostro Paese è il terzo stato europeo che ne fa maggior ricorso negli allevamenti. Se il batterio viene esposto quotidianamente al farmaco sviluppa uno scudo difensivo. Più il germe rigetta l'antibiotico, maggiormente prolifera, dando origine a ceppi resistenti da estirpare. Il germe, una volta ingerito, passa facilmente dall'animale all'uomo.
L'aumento esponenziale della carne di pollo
La domanda sorge spontanea. Perchè vengono usati così tanti antibiotici? Gli animali all'interno degli allevamenti intensivi non potrebbero sopravvivere altrimenti. Negli ultimi ottant'anni, con l'aumento della produzione industriale, è stata alterata la genetica dei polli così da produrre sempre maggiori quantità di carne.
Il pollo broiler (il cosiddetto pollo da carne) viene gonfiato di farmaci per consentirne la sopravvivenza in condizioni pietose. Gli ormoni di cui vengono bombardati fanno sviluppare più velocemente muscoli e grasso, crescita che non va di pari passo con le ossa. Di conseguenza, le zampe non reggono il peso del corpo e si spezzano o si deformano. Peraltro, gli animali sono stipati in enormi gabbie grandi come un foglio A4, dette batterie, privati dello spazio vitale e della luce del sole. Gli antibiotici consentono così di allungare la vita degli animali fino al momento in cui saranno pronti per il macello.
Un problema non solo alimentare.
L'uso smodato e crudele degli antibiotici non riguarda solo l'industria alimentare ma anche quella farmaceutica, che evidentemente consente la vendita di quantità massicce di farmaci. Il rischio è la diffusione di malattie già debellate da tempo, che tornerebbero ad infettarci con conseguenze ancora incalcolabili. Inoltre il consumo eccessivo di carne "gonfiata" ha una forte correlazione con numerosi problemi femminili, fra cui la policistosi ovarica. Nei casi peggiori, si arriva alla formazione di tumori.
Come contrastare gli allevamenti intensivi
Al contrario di quanto si pensi, esistono tante sfumature tra il carnivoro e il vegetariano. In Italia è nato Allevamento Etico, movimento dedicato ai consumatori, con tanto di consigli e indirizzi per un'alimentazione sostenibile (ma anche suggerimenti agli operatori che vogliano seguire un diverso approccio con l'animale da allevare). Primo passo è sempre informarsi sulla provenienza del prodotto e se possibile, andare a controllare in loco. Sul sito è stata messa a diposizione del pubblico una lista di aziende eco-sostenibili. Una politica cruelty free non deve necessariamente riguardare l'abolizione totale del consumo di carne. Solo un'attenzione maggiore per il benessere di uomini, animali e ambiente.
di Irene Caltabiano
Ecco cosa succede negli allevamenti intensivi! tratto dal documentario " La terra vista dal cielo"
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