L'ora di religione? Si fa su Internet
01.04.2016 16:58
Le ore di religione ai tempi del liceo.
Chiacchiere e affanno nel copiare la versione di latino della lezione successiva. Il professore non si sforzava nemmeno di insegnare le basi della religione cattolica, figuriamoci delle altre. Fa piacere sapere che esiste ancora qualche insegnante che ci tiene a fare il suo lavoro con intelligenza.
Luca Paolini, della scuola media statale Borsi di Livorno ha scelto di “far avvicinare alla fede” i suoi studenti grazie al linguaggio digitale. Si chiama Religione 2.0, il blog che il professore toscano ha creato mettendo a disposizione materiali utili anche ad altri docenti. Consapevole che i ragazzi sono ormai nativi digitali ed è sempre più difficile catturare la loro attenzione con metodi tradizionali, ha sfruttato l'uso quotidiano che i giovani fanno della tecnologia. Videogiochi come Minecraft, una sorta di lego virtuale, per far costruire l’Arca di Noè, le catacombe romane, la basilica di San Pietro. Dall’edificare al parlare del perché quelle opere sono state messe in piedi il passo è risultato breve. Gli studenti infatti hanno avuto bisogno di documentarsi, studiare e capire come realizzare le costruzioni…e, senza accorgersene, hanno imparato.
Non solo Minecraft, ma anche strumenti come Bible Map o Mozaik education, dove si possono trovare edifici a carattere religioso con animazioni 3D. Tra le iniziative anche un incontro virtuale con le monache di clausura del monastero domenicano Maria di Magdala di Moncalieri.. Le monache, infatti, hanno creato un sito, canale con il quale entrano in contatto con le persone e dialogano con l’esterno. Roba da Angeli e demoni.
Il blog contiene anche un calendario comparato di tutte le religioni e mette a disposizione una serie di giochi online, dal puzzle sulla Pietà di Michelangelo a quello sul Giudizio universale. All’interno della piattaforma mappe concettuali, poster, quadri riassuntivi e consigli bibliografici. Le sorprese però non finiscono qui; a completare il quadro anche una serie web “Occhi al cielo”, gioiello di autoironia realizzato da frati cappuccini piemontesi. L’ora di religione può diventare divertente e la tecnologia non è affatto “ uno strumento del diavolo”.
Amen.
Guarda la prima spiritosa puntata di Occhi al cielo! >>
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