Mare "mostrum": perchè continuano a tacere sulle microplastiche
Un semplice gesto come lavarsi i denti o farsi uno scrub può essere altamente dannoso per i nostri mari.
Avete presente i microgranuli presenti all'intero di diversi prodotti di cosmetica? Si chiamano microplastiche e sono particelle di materiale sintetico che, dai nostri lavandini, vengono riversate direttamente in fiumi e oceani. Solo nel Mar Mediterraneo ci sono circa 500 tonnellate di particelle tossiche, che stanno distruggendo numerosi ecosistemi.
Il problema
A causa delle piccole dimensioni, le microplastiche non vengono filtrate dai sistemi di depurazione. Pesci e crostacei li scambiano per plancton e le ingeriscono, auto-infliggendosi la morte. Il male che facciamo ci viene così restituito con gli interessi. È lo stesso pesce che ritroviamo sulle nostre tavole.
Solo quattro aziende del settore cosmetico si stanno impegnando per risolvere il problema. Beiersdorf-Henkel, Colgate-Palmolive ed El Brands, Altri brand, altrettanto noti, se ne sono lavati le mani in favore del profitto. Gli ultimi in classifica sono Revlon, Amway ed Este Laudeer. Nessuno è riuscito a rispettare al 100% i criteri di protezione base. Dal canto nostro, qualcosa possiamo fare. Cercare di consumare meno, comprare prodotti bio o, ancora meglio, darci al fai-da-te.
Greenpeace e altre associazioni per la difesa dell'ambiente si stanno attivando per un unico obiettivo: proibire le microplastiche. Per sempre.
di Irene Caltabiano
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