Marta Gervasutti, dalla regia al casting ma sempre con talento

Scegliere una regista donna come apri pista e primo anello della nostra catena di distribuzione. Quale scelta migliore?
 

Marta Gervasutti, classe ’79, nata a Milano e romana acquisita, ha da sempre coltivato una grande passione per il cinema ricoprendo diversi ruoli in differenti ambiti:regia, aiuto-regia, casting, montaggio…che dire…io amo queste personalita` multitasking! Soprattutto le donne,perche’ sembrano davvero denotare un bel caratterino! Di quelle che non si lasciano sfuggire nulla e, se per caso qualcosa gli dovesse mai sfuggire… che problema c’e`? Si prende il treno successivo! Il suo cortometraggio “La voce del passato” e` disponibile all’acquisto nella playlist distribution del nostro canale video “La formica argentina [shots]” …leggete l’intervista e poi correte a guardarlo qui sotto perche’ ne vale davvero la pena!!

Come è nata la tua passione per il cinema?

«Guardando i film! Sono cresciuta nell’era del noleggio Vhs. Mio padre portava a casa film che altri non avevano la fortuna di guardare e riguardare, perché siamo stati a tra i primi ad avere il lettore vhs e addirittura una telecamera…fin da bambina vedere sulla tv cose che potevo riprendere io mi ha sempre dato una soddisfazione immensa…e da allora, nulla è cambiato!».

Ad oggi sei un punto di riferimento per molti attori in Italia, grazie ai tutorial su YouTube e alla pagina casting su Facebook. Come ci si sente ad essere un punto di riferimento per molti giovani attori o aspiranti tali?

«E’ una bellissima soddisfazione, soprattutto quando faccio i provini ad attori che non conosco, che si lanciano a baciarmi ed abbracciarmi ringraziandomi per i miei tutorial!»

 Dopo aver portato avanti la carriera da regista e aiuto regista, cosa ti ha portato ad approdare nel settore del casting?

«In realtà sia da regista e soprattutto da aiuto, già sceglievo gli attori o li provinavo, perché ho sempre amato avere un rapporto stretto con gli attori. Poi ho avuto la fortuna di conoscere Simona Tartaglia, con cui ho collaborato, prima come assistente e successivamente come socia…e da lì è partita anche la mia carriera di casting in contemporanea a quella da regista».

Leggendo la tua biografia ho notato un passaggio molto importante, quello dalla pellicola al digitale, che la mia generazione ha vissuto poco. "La voce del passato" è stato il tuo primo esperimento su supporto non analogico . Pensi che avere avuto modo di utilizzare prima la pellicola sia un punto a favore per la conoscenza tecnica e pratica di molti registi, fotografi e montatori?

«Pensa che dall’ultimo mio film girato in pellicola a “ La voce del passato “ sono passati ben 7 anni…per me non è stato affatto facile. Non perché fosse complicato, ma perché non ne avevo nessuna intenzione! Chi non ha mai girato in pellicola è come se non avesse mai ascoltato un pezzo musicale da un vinile prima di ascoltarlo da un lettore mp3. L’era del digitale ha sconvolto totalmente il mondo cinema. Ha dato libertà a molti di sperimentarsi registi, quando prima era d’obbligo avere un’intera trouppe per realizzare qualsiasi cosa. Io sono una nostalgica ed i miei primi set pullulavano del terrore di non aver illuminato abbastanza una scena, o dell’apprensione di vedere il girato uno o due giorni dopo essere stato sviluppato. Queste emozioni le nuove generazioni non potranno mai viverle, né sapranno le differenze tra il girare in 16mm, super 16 o 35, per me è un grande peccato. Come quello di aggrapparsi a qualche imperfezione che rendesse unico ogni prodotto. Oggi il digitale sprona alla perfezione, all’immagine pulita. Se non si vedono i pori dell’attore in primo piano vuol dire che non hai girato in 4k e quindi sei sfigato….per me il cinema è altro…è dover scegliere la pellicola e la miscela giusta per raggiungere il bianco e nero che voglio. Il digitale invece è stato, a distanza di anni, vedere su uno schermo full hd tutto il mio lavoro di ricerca fotografica completamente appiattito dall’alta risoluzione». 

La regia, il montaggio in Rai, Mtv, il casting, l'aiuto regia…e poi? Sanremo 2014 e la premiazione al tuo videoclip "Variazione Latina" del gruppo musicale VanGroup. Sembri essere davvero un'artista poliedrica. Ma qual è il settore dove concentri maggiormente le tue forze?

«Sono regista, operatrice di casting, montatrice e autrice allo stesso modo. Ho sempre fatto tutto e dedicato a qualsiasi cosa  stesso tempo e  passione. Faccio ciò che mi si chiede di fare, o produco lavori quando sento la stretta necessità di scrivere e dirigere qualcosa di mio. L’importante per me è fare!»

In qualità di regista invece, qual è il genere su cui preferisci lavorare?

«Tutti i miei film, corti e lunghi, li ho scritti io…e tutti hanno un attaccamento al mondo parallelo dei nostri ricordi, del nostro passato o dei nostri sogni. Quindi diciamo che sono una regista con i piedi per terra, ma con la testa fra le nuvole!»

Il personaggio di Fausto Verginelli, protagonista de "La voce del passato", sperimenta una situazione che molti di noi vorremmo vivere: ritrovare in una scatola, un cassetto o un angolo della nostra casa di origine, un registratore e delle musicassette contenenti la nostra voce da bambini. Frutto di un tuo desiderio, un'esperienza personale o qualcos altro?

«Assolutamente esperienza personale. Quando torno a casa mia, a Monza, (vivo a Roma ormai da 10 anni) ogni Natale, mi capita di riascoltare la mia voce da bambina. E’ sempre sconvolgente pensare che quell’attimo è rimasto impresso lì, non si vede, ma c’è. E ogni volta mi fa capire qualcosa di più su come sono fatta oggi».

La voce del passato" a che tipo di pubblico è rivolto?

«Credo nostalgici degli anni ’80 come me… Che appena vedono il gioco del grillo parlante dicono: “ Anche io ce l’avevo!!»

 Perché hai deciso di distribuirlo su YouTubeRed tramite il canale "La formica argentina"?

Perché desidero che questo corto venga visto da più persone possibile. Come spesso succede, i cortometraggi hanno un arco di vita abbastanza breve. "La voce del passato” ha partecipato a festival,  rassegne, ma poi è finito in un cassetto.Ecco, io credo che il digitale almeno abbia dato la possibilità di mettere in mostra prodotti che possono essere fruibili a chiunque, quando si vuole. Ciò che una volta si poteva godere su grande schermo per una settimana, o collezionandolo come prodotto distribuito regolarmente in home video, ora è sempre alla portata di tutti, in streaming.

- Pensi che in Italia la piattaforma di distribuzione YouTubeRed funzionerà come all'estero?

«Devo dire che in Italia siamo ancora parecchio indietro sulla comprensione e l’utilizzo di YouTube in generale…me ne accorgo col mio canale…in molti non sanno nemmeno come potersi iscrivere e cosa significhi essere iscritto, cosa sia una playlist ecc… Al momento si è solo convinti che se si hanno tante visualizzazioni si diventa famosi…e vabbé, facciamogli credere sta cosa!»

I nativi digitali sostengono che YouTube è la TV del futuro, uno strumento molto più democratico perché consente a chiunque di esprimersi e ricevere una stima esatta di visualizzazioni. La "old economy" sembra essere ancorata al fatto che il successo di un attore è determinato dalla visibilità in TV o sul grande schermo, altrimenti non è nessuno. Tu che hai avuto modo di lavorare come casting per il cinema e per la tv, cosa ne pensi ? Come vedete le web star tu e gli altri addetti ai lavori?

«Il mio punto di vista non sempre coincide con gli altri addetti ai lavori. Io personalmente credo che se in particolare un “attore”, cioè chi interpreta un personaggio all’interno di uno sketch per YouTube, ha parecchie visualizzazioni, non è certo un attore. E’ uno che sa intrattenere per pochi minuti un pubblico giovane ( quindi non copre un target di massa, perché in Italia ci sono più persone anziane) e per lo più, attraverso escamotage comici. Interpretare un personaggio su grande o piccolo schermo è un’altra cosa. Tradurre per il cinema o la televisione ciò che ha successo su YouTube infatti è comunque un rischio, per svariati motivi…ma magari farò un Tutorial a riguardo!»

Ti ringrazio molto Marta per la tua gentilezza e disponibilità, ti auguriamo il meglio per la tua carriera!

«Grazie davvero! Grazie per questa possibilità! In bocca al lupo a tutti noi!»

-GUARDA "LA VOCE DEL PASSATO"-

 

 di Laura Nasoni

 

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