Masaniello "è crisciuto" e lotta contro la mafia
12.04.2016 16:17
Mangiare la pizza è un gesto politico?
Lo diventa, se ogni singolo ingrediente con cui viene cucinata proviene dai terreni confiscati alla mafia. Masianello, la pizzeria “etica” inaugurata due giorni fa nel centro di Bologna ( Via San Donato 3C) ha scelto il buon cibo per dire no alla camorra. Luca e Marco Caiazza, gestori del locale, hanno lavorato per mesi con il comitato campano Io lotto, selezionando ogni prodotto che condirà i loro piatti.
La mozzarella del caseifico Terre di Don Peppe Diana di Castel Volturno, dove una cooperativa ha riqualificato masserie e allevamenti un tempo dei Casalesi. I friarielli del consorzio Nuova cooperazione organizzata di Aversa che coltiva terreni una volta in odor di mafia. I prodotti di Libera di don Luigi Ciotti e così via. Gli ingredienti sono stati ribattezzati mafia free.
I fratelli Caiazza sono partiti da Napoli e hanno portato l’arte della pizza a regola d’arte in giro per l'Europa, passando per Bologna e arrivando fino in Germania e Inghilterra. Tornati nella capitale emiliana hanno dato vita all’interessante progetto. «Mi ha entusiasmato l’idea di abbinare la mia passione per la gastronomia al gesto politico» dice Luca Caiazzo. « Possiamo essere forti contro la criminalità organizzata solo se siamo tutti uniti. Anche in un piccolo gesto come comprare una pizza. Il nostro progetto è fantastico, lo vivo anche come un modo per far sentire la mia voce».
Durante la serata di inaugurazione sono state sfornate 168 margherite e raccolti più di 1000 euro, anche grazie all’offerta speciale "pizza e birra a cinque euro". L’incasso sarà devoluto a Enza e Tiberio Bentivoglio, i due commercianti di Reggio Calabria che da anni si battono pubblicamente contro i clan e oggi vivono sotto scorta. Tra le iniziative un classico napoletano: dal caffè sospeso, ovvero offrire una tazzina al prossimo, sconosciuto avventore, si passa alla pizza, per aiutare chi non riesce a permettersela. «Chiederemo alle cucine popolari e al quartiere di invitare chi riterranno più opportuno a passare da noi e mangiare la pizza lasciata sospesa per loro».
La lotta alla criminalità organizzata passa anche dai piccoli gesti. Come mangiare un pezzo di pizza.