Medellin non è solo Narcos: la rinascita di Comuna 13
Non solo criminalità
Quando si sente nominare Medellin immediatamente si pensa a Pablo Escobar. Magari a Narcos, o a qualche film violento sui cartelli colombiani.
Va bene, tutto questo fa parte della storia della città, inutile nasconderlo. Ma, come Corleone è sinonimo di mafia ma non è certamente solo quello, anche Medellin soffre di una brutta fama non sempre a ragione.
Infatti, nonostante l'immaginario comune che i prodotti audiovsivi hanno alimentato, in pochi sanno come questa zona sta vivendo un momento di forte riscatto.
Dimentichiamoci per un attimo il binomio Medellin/Escobar; quanti di voi sanno che ha dato i natali a uno degli artistipiù significativi di tutto il '900? Il grande Ferdinando Botero non solo è nato qui ma ha anche donato decine di statue dal valore di decine di milioni di dollari da esibire come arte pubblica. Le zone principali dell città sono ricche delle sue opere.
Il centro non è una zona che consiglio di visitare da soli dopo il tramonto. Purtroppo Parque de las luces e Plaza Bolivar sono ancora un covo di malintenzionati che apparentemente agiscono dopo il calar del sole.
Un quartiere in mano alle gang
Il quartiere simbolo del cambiamento in atto è Comuna 13. Immaginatelo come un’enorme favela costruita ai margini della città, in mano a cartelli, gang, paramilitari e gruppi ribelli.
Isolati poveri dove in molti, per sopravvivere, hanno dovuto girare le spalle alla legalità senza aver più possibilità di tornare indietro. Pensate che Comuna 13 fino al 2009 è stato considerato il quartiere più pericoloso al mondo.
Operazione Orion
Il governo colombiano, nel 2002, ha irrotto militarmente nel quartierecon l’operazione Orion.
Obiettivo? Combattere la criminalità con la forza, facendo purtroppo centinaia di feriti e nove morti (di cui tre bambini). I 100.000 abitanti del luogo, non potendo portare all’ospedale chi era stato colpito, si sono arresi scendendo per le strade con tappeti bianchi.
La violenza non è cessata immediatamente ma piano piano artisti e musicisti locali hanno iniziato a diffondere messaggi di pace “graffittando” le case e trasformando l’intero quartiere in un enorme opera d’arte a cielo aperto.
La riscossa
Comuna 13 finalmente non solo si è trasformato in un quartiere turistico, dove le mamme friggono empanadas ( fagottini di pasta ripieni di carne) e i figli le vendono dai balconi, ma sono state costruite scale mobili che lo attraversano da cima a fondo per facilitare ad abitanti e turisti l’accesso a questo labirinto di umanità e colori in continua espansione.
Il cambiamento va raccontato. Sennò si rischia di creare stereotipi e condannare un luogo ad un'etichetta.
Blogger, traveller e autrice di libri
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