Meno ansia, più concentrazione e felicità? Comincia a correre

Qual è la prima cosa che ti viene in mente, sentendo parlare di battito cardiaco accelerato?

BatticuoreProbabilmente, in modo automatico e inconsapevole, lo associ ad una situazione di forte carico emotivo. Rabbia, paura, ansia da primo appuntamento/infatuazione…

Forse non ti stupisce neppure sapere che c’è un rapporto biunivoco tra stato d’animo e batticuore: è infatti intuitivo che i due elementi siano correlati da una sorta di circolo vizioso. Più sei agitato, più si accentua la tachicardia, e, a sua volta, questa alimenta il tuo senso di allarme/pericolo imminente, fino a determinare un attacco di panico.

Difficilmente, però, avrai mai immaginato che aumentare i battiti cardiaci può essere un rimedio/antidoto contro l’ansia e le mille ed una manifestazioni della sua cronicizzazione (stress, depressione, difficoltà a concentrarsi, demenza, diabete, disturbi cardiovascolari…)

NuotoSpezzare il circolo vizioso tramutandolo in circuito vizioso è invece possibile, se induci consapevolmente e gradualmente la tachicardia facendo attività fisica. Dedicarsi con costanza allo sport e fare movimento è una medicina a costo zero, non solo per il corpo, ma anche e soprattutto per la mente. Anzi, si può dire che le ripercussioni positive sul primo sono conseguenza diretta degli effetti indotti dalla camminata, dalla corsa, dal nuoto (e non solo) sul cervello.

E questo perché, nonostante l’incredibile accelerazione tecnologica e produttiva degli ultimi due secoli, il nostro cervello è ancora conformato per vivere nella savana, con tutto ciò che comporta: in primis, procacciarsi quotidianamente il cibo e sfuggire agli animali predatori. Ad accomunare le due attività è il bisogno fisico di muoversi.

Insomma, il proliferare infestante di smart working, didattica a distanza e piattaforme di streaming di serie e film, ha determinato un risparmio di tempo che si è rovesciato in camicia di forza.

Ad esplicitare con chiarezza ed esaustività il nesso tra movimento e salute mentale (oltre che fisica) è stato lo psichiatra svedese Anders Hansen, attualmente impegnato presso l’ospedale Sophiahemmet e vincitore di due Big Health Award. La casa editrice Vallardi ha recentemente pubblicato Muovi il corpo per potenziare il cervello, traduzione italiana del suo ultimo libro.

Qual è il nesso tra sport e salute mentale?

SportIl “luogo” in cui ha origine la sensazione di stress, a causa della produzione dell’ormone cortisolo, è l’amigdala, una ghiandola a forma di mandorla presente in entrambi gli emisferi cerebrali. I suoi due contraltari sono il lobo frontale e l’ippocampo, che intervengono come un freno per impedire all’impulsività figlia dell’ansia di farti agire in modo incontrollato e scomposto.

Fare attività fisica, a partire dalla camminata a passo sostenuto per arrivare alla corsa, fa aumentare i battiti cardiaci, e determina il rilascio di sostanze meglio note come neurotrasmettitori: serotonina, noradrenalina e dopamina. Mentre quest’ultima presiede al sistema della ricompensa, la serotonina è responsabile di uno stato di calma ed equilibrio, e la noradrenalina del livello di attenzione e della capacità di concentrarsi.

Così, il tuo corpo apprende che la tachicardia NON dipende solo da fattori negativi e, gradualmente, continuando a praticare sport, l’aumento delle pulsazioni sarà sempre più contenuto, ed anche le situazioni di stress ti attiveranno sempre meno, dal punto di vista corporeo. Ciliegina sulla torta, nel mentre imparerai a canalizzare e focalizzare le energie sugli obiettivi che ti sei prefissato, senza permettere ad ambienti caotici, tossici e sporchi in senso lato di distrarti. E silenziosamente, ti starai preparando ad invecchiare senza accartocciarti su te stesso. In tutti i sensi.

 

Francesca Garrisi     

Quando le cose non mi divertono, mi ammalo  (H.B.)

 

 

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