Mind the gum, come una gomma da masticare ha fatto il miracolo
Possono eventi negativi rivelarsi sul lungo termine un colpo di fortuna?
È ciò che è successo a Giorgio Pautrie, ventunenne inventore di Mind the Gum, gomma da masticare a metà tra un chewing-gum e un integratore alimentare. Oggi il giovane imprenditore ne ha ventisei, ma rischiava seriamente di non arrivare a quest'età.
Una sera, durante il secondo anno di università, Giorgio esce per festeggiare l'esito positivo di un esame. Ma non sapeva che quella sera, in autostrada, una macchina lo avrebbe tamponato a 180 km/h. La sua auto viene scagliata a trenta metri di distanza.
A parte qualche contusione a livello polmonare, inizialmente i medici non riscontrano nessun problema. Solo ad un esame più approfondito si scopre che una parte dell'osso del collo è spezzata. Giorgio forse non può nemmeno riprendere a studiare, considerato che il 90% dei casi simili rimane paralizzato dalla testa in giù.
Il motore? La giusta motivazione
Dopo otto mesi immobilizzato da un busto e altrettanti di riabilitazione, la spinta a ricominciare è stata il nonno. «Ci teneva molto a vedermi laureato. Quello è diventato il motore di tutto, la spinta motivazionale più grande». Ma riprendere il ritmo si rivela più difficile del previsto. «Per recuperare avrei dovuto dare sette esami a sessione: inizio a prendere tutti gli integratori in commercio, sommandoli agli energy drink. Un minimo di effetto c’era, o forse era più autoconvinzione».
Il farmacista di fiducia rabbrividisce di fronte a quel mix autoprescritto di medicine e si propone di preparare un composto che raccolga i benefici di tutte quelle sostanze. Così il dott. Zanetti crea una pastiglietta da posizionare sotto la lingua, che Giorgio abbina sempre a un chewing gum, conoscendo le proprietà benefiche della masticazione sul ragionamento. Risultato? Grazie al potente miscuglio e alla giusta motivazione Giorgio riesce a dare ventitrè esami e consegnare la tesi in meno di un anno (così ha dichiarato nell'intervista rilasciata a Wired). Dopo aver sottoposto alcuni amici allo stesso trattamento, questi ultimi riscontrano gli stessi benefici.
Mind the gum contiene caffeina e ginseng, dall'effetto stimolante, uniti alla tianina che contiene invece proprietà rilassanti. Una sinergia che porta a rimanere più attenti e migliorare la memoria anziché dare spiacevoli controindicazioni quali nervosismo e ansia. Il prodotto funziona.
La promozione
Giorgio comincia così a stilare un business plan, aiutato dai suoi professori della Bocconi e partecipa a SpeedMIup, concorso per startup in collaborazione con il comune di Milano. E vince. Il resto lo fa l'importante campagna pubblicitaria svolta all'interno dell'università, sfruttando la popolarità di molti ragazzi del team. Pochi giorni dopo viene lanciato il sito e il prodotto fa sold out.
«Ci eravamo fissati un obiettivo economico a tre mesi. L’abbiamo superato la seconda settimana. E abbiamo capito che dalla Bocconi potevamo e dovevamo espanderci in tutta Milano».E così è stato. Mind Gum viene distributa in sedici punti vendita su territorio nazionale ed è in trattativa con Austria, Svizzera e Germania.
Nonostante questa storia straordinaria, Giorgio rimane un ragazzo con i piedi per terra. «Può capitare qualsiasi cosa, tutto sta nel come l’approcci. E in ciò che ti spinge ad andare avanti. Non può e non deve essere il fatturato a motivarti. I soldi sono un mezzo, una conseguenza. L’obiettivo è se mai la soddisfazione del cliente, lo studente che ti ferma per strada e ti dice che gli hai salvato la vita. O quantomeno la sessione».
di Irene Caltabiano