Momenti no: le immagini mentali che aiutano a superarli
Esiste una ricetta per allontanare malesseri?
Sì, ognuno ne ha diverse. Forse ancora non sai di che si tratta e non hai cercato bene nei cassetti della mente. Siamo contenitori di medicinali senza controindicazioni. Tutto giace, impolverato o lucido, nel cervello. Tra ricordi e immaginazione.
Un team di psicologi, sociologi e psichiatri si sono messi a tavolino e hanno discusso. Esiste un' immagine universale che possa alleviare la psiche umana da stress, nervosismo, rabbia? No. Ne esistono ben due.
Il fiume
"Nello stesso fiume siamo e non siamo e ci bagniamo una sola volta".
Elaborando il pensiero del filosofo Eraclito, l’acqua del fiume che scorre ci bagna una sola volta perché, nell’istante in cui ci immergiamo, non è più la stessa. Cos’è dunque? Un flusso continuo che porta con sé pelle morta, rami spezzati, foglie, pioggia.
Sin dagli antichi greci l’immagine del fiume è rimasta invariata e gli stessi torrenti scorrono da secoli. Chissà quante storie portano con sé ma soprattutto, oggi, ci danno la possibilità di inserire le nostre.
"Chiudi gli occhi e immagina un fiume che scorre. Raccogli tutti i tuoi disagi e buttali nell’acqua, vedili galleggiare e allontanarsi. Ad occhi ancora chiusi, cerca la sorgente. Non puoi sbagliare perché è dentro di te. Lì è da dove tutto è partito, l’acqua è pura e inizia la vita"
Il fiore
Allontaniamoci dalla filosofia greca e avviciniamoci al degrado urbano. Roma: città intasata, smog, clacson, strilli. Così come gli atleti che in via delle Terme di Caracalla si ostinano ad allenarsi in mezzo all’inquinamento, alberi e fiori ai lati della strada assorbono le stesse sostanze. Cosa ne rimane? Il loro splendore.
C’è un periodo dell’anno in cui fiori e frutti immancabilmente sbocciano. È nella loro natura. Non hanno paura di smog e tempeste, hanno forti radici e rimangono in piedi anche in situazioni avverse. Così come assorbiamo le emozioni negative, pensiamo che anche per noi verrà necessariamente il tempo della fioritura.
La mia strizza
Le immagini appena descritte sono per la mia psicoterapeuta, i luoghi sicuri (o base sicura). Ed ecco che torniamo all’inizio dell’articolo.
Esiste una ricetta per allontanare i malesseri? Si, è dentro di noi. Ogni persona che sta soffrendo un disagio profondo o anche effimero, può evocare l’immagine al momento del bisogno ed entrarci in contatto, garantendosi una distensione muscolare e uno spostamento del focus.
Dopo un po’ di allenamento e aver trovato il vostro luogo sicuro, vi renderete conto che passerete dal pianto al sorriso in pochi minuti.
La mia base sicura l’ho trovata e ne sto cercando altre. Voi, che aspettate?
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