Mosha, l'elefantessa salvata da una protesi in acciaio
Le biotecnologie sono un settore in crescita.
E possono sostenere anche il peso di un elefante. Mosha, elefantessa indiana di nove anni, potrà finalmente tornare a camminare. Il pachiderma aveva perso una zampa a causa dell’esplosione di una mina. A salvarla il dottor Therdchair Jivacate, chirurgo ortopedico della prima clinica per elefanti al mondo, in Thailandia. Il medico ha infatti sviluppato una protesi , mix di acciaio, termoplastica e polimeri elastici, che regalerà a Mosha un’esistenza normale.
Gli elefanti, nonostante per molti siano animali sacri, in Asia vengono ancora sfruttati come bestie da carico o diventano vittima di bracconieri per il commercio d’avorio. Grazie alla campagna di crowdfunding avviata su Gofundme, nel giro di qualche tempo l’ospedale ha raccolto i soldi per creare l’impianto.
Le spese purtroppo non sono finite. Con il passare del tempo l’animale avrà bisogno che la protesi venga cambiata e adattata alla grandezza della zampa. L’elefantessa è salva e vivrà nella riserva naturale di MaeYao, in Lampang.
Speriamo che non ci sia bisogno che esplodano altre mine per salvare questi simpatici, enormi animali.
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