Octopus therapy, i peluche che curano i bambini nati prematuri

Tentacoli di tenerezza

Sono morbidi e colorati, e sono stati fatti apposta per rassicurare i piccoli nati prima del previsto, ricoverati in terapia intensiva all’ospedale “Gaslini” di Genova.

Si chiama Octopus therapy ed è un'iniziativa cha preso il via per la prima volta nell’ospedale di Arhus, in Danimarca. 

Sembrerebbe che i pupazzetti a forma di polipo siano un vero e proprio toccasana, un sostegno emotivo, a cui i bambini si aggrappano, letterarmente e metaforicamente, durante le difficili settimane di attesa nell'incubatrice. 

Ritrovare quest’appiglio, stringere un oggetto rassicurante, li aiuterebbe ulteriormente in fase di sviluppo.

Octopus therapy, una rete solidale

A portare avanti per prima questo progetto è stata Jadwiga Pacholec, artista non nuova a questo genere di creazioni. 

La ragazza aveva infatti già realizzato a Genova un enorme albero di Natale in stoffa. A giugno ha dato il via a questa idea, proponendola a un gruppo di amici, ormai consolidati partecipanti delle sue iniziative. Da lì il progetto si è espanso anche oltre le aspettative.

«Sapevo che portare qualcosa al Gaslini non è un’impresa facile», racconta Jadwiga, anche titolare di una merceria in piazza Martinez «Così ho contattato un’amica che lavora proprio nell’ospedale pediatrico e ho condiviso con lei questa idea. Francesca ne ha parlato in reparto e ci ha dato il via libera, riportandoci l’entusiasmo di tutti i colleghi e le colleghe».

Sono stati realizzati oltre duecento animaletti marini, controllati personalmente dalla Jadwiga, perché fossero tutti creati in totale sicurezza, perché nessuno avesse tentacoli troppo lunghi e pericolanti da minacciare la salute dei piccolini, e in seguito sono stati disinfettati e sanificati con cura.

Cucito anti-stress

I pacchetti pieni di polipi sono arrivati perfino dal Piemonte e dalla Sardegna. C’è stata anche un’offerta dalla Toscana per acquistare la materia prima, da parte di chi magari non ha grandi abilità nel cucire ma vuole comunque contribuire. 

«C’è chi ha comprato qui il cotone, da recapitare poi alle volontarie del gruppo, ma anche chi ci ha donato borsate di gomitoli».Un’iniziativa solidale che sta avendo largo seguito in tutta Italia. 

«L’uncinetto è un vero e proprio antidepressivo» afferma la Jadwiga. «Chiunque voglia contribuire all’iniziativa può farlo, tirando fuori dall’armadio la borsa con gli uncinetti e seguendo i tutorial per creare polpi o meduse». 

Ma attenzione, ci sono degli standard da seguire. I tentacoli devono estendersi per minimo 15 cm, non essere né troppo lunghi né troppo corti e bisogna usare gomitoli nuovi per motivi igienici.

La produzione di polipi è dunque in piena attività! Anche a voi è venuta voglia di sferruzzare?

di Irene Caltabiano

 

 


 

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