Ostentare ricchezza sui social potrebbe causare problemi con il fisco
Occhio a ciò che pubblicate su social
Non te lo saresti mai aspettato, ma condividere su Facebook tutti quei post con foto, video, stories tra viaggi, piatti da gourmet, belle automobili e serate nei locali più in voga potrebbe ritorcervisi contro: ebbene sì, perché pare che il Fisco stabilisca se dichiari il falso in base a quello che posti sui social network mostrando il tuo reale tenore di vita.
Qualora dichiarassi un reddito da persona disagiata e invece pubblichi puntualmente ogni mese, settimana o giorno diversi viaggi in tutto il mondo, ci sarebbe certamente qualche dubbio sul tuo reale status sociale, non credi? Vediamo nel dettaglio cosa sto per svelarti, qualora non lo sapessi già.
I controlli fiscali via social: rivoluzione o sciagura?
In molti sanno che esiste un termometro finanziario che indica al Fisco il nostro tenore di vita: se ci sono movimenti strani sopra un determinato limite, si attiva un allarme e partono i controlli perché, è logico, non puoi spendere senza guadagnare altrettanto.
Ostentare il proprio tenore di vita sui social network è una scelta che può essere controproducente, visto che i controlli fiscali -da un po’ di tempo a questa parte- analizzano e considerano alcuni parametri visibili e deducibili attraverso quello che pubblichiamo sui nostri profili.
Facebook e la giustizia fiscale: la soluzione
Secondo la legge, evasione e frode fiscale sono causa di una disfunzione del nostro Paese. Il Fisco ha compiuto passi evolutivi per stare dietro alla rivoluzione tecnologica, arrivando ad applicare sistemi di analisi del proprio patrimonio anche attraverso la pubblicazione di post sui propri social.
Mostrare senza remore il proprio status sociale per poi apparire meno abbienti di quanto si possa essere in realtà vuol dire, a tutti gli effetti, confessare di dichiarare il falso allo Stato.
In queste situazioni, purtroppo non così rare quanto potremmo aspettarci, sono già scattati in passato accertamenti fiscali, spesso seguiti da salate cartelle esattoriali.
E, se non sei convinto di quanto ti sto raccontando, puoi credere alle sentenze giudiziarie: in diversi casi, sono state prodotte le prove utili per permettere ai giudici ad emettere sentenza contro gli imputati, semplicemente grazie ai post pubblicati su Facebook o Instagram.
Che tu stia ostentando una vita che puoi permetterti o, al contrario, mostri più di quanto hai dichiarato allo Stato, è bene che tu conosca le responsabilità a cui vai incontro. La soluzione resta una: non fingere, non mentire. E, soprattutto, non farlo al Fisco, perché è ormai comprovato che i controlli sono reali e all’ordine del giorno.
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