Pavel Andreev, il pianista che ha suonato sui rifiuti
Una musica può fare
Una melodia struggente, a cui fanno da sfondo gabbiani e cumuli di spazzatura. Note che accompagnano la nostra noncuranza e, in alcuni casi, il più bieco menefreghismo.
Si chiama Breath of Planet ed è stata eseguita da Pavel Andreev, pianista originario di San Pietroburgo. L'artista ha scelto la discarica russa per inviare un messaggio ben preciso: la terra è troppo bella per essere maltrattata in questa maniera.
Inni alla natura
Pavel non è certo nuovo a questo tipo di performance; già in passato infatti si è esibito in luoghi ameni quali il lago Ruskeala, in un parco montano della Carelia. Il luogo è una vecchia cava di marmo successivamente riempita di acque cristalline. Un video che ha entusiasmato milioni di ascoltatori, con più di 75.000 visualizzazioni.
Anche il nostrano Ludovico Einaudi ha già messo la sua arte a disposizione della causa ambientale con la sua elegia per i ghiacci.
Tantissime star però hanno il cuore verde: da Leonardo Di Caprio, con il suo documentario Before the flood e le numerose battaglie che porta avanti quali quella per un minor consumo di carne o olio di palma, a band come gli Incubus.
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In particolare il cantante Brandon Boyd, frontman del gruppo, ha fatto ricorso all’altra sua passione oltre alla musica, la pittura, realizzando una serie dal titolo Water is life.
I ricavati dalla vendita di ciascuna stampa sono stati devoluti in favore dei nativi americani, perché venisse riconosciuto il loro diritto all’uso di acqua incontaminata.
Ecco come l'arte, ancora una volta, può essere messa a servizio di cause più grandi e importanti. Senza mai dimenticare che vertere in queste condizioni dipende essenzialmente da noi.
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