Paypal festeggia vent'anni ed è pronta a nuovi successi
Era il 1999 quando PayPal era ancora una startup finanziaria che, di fatto, iniziava il processo moderno dei pagamenti online: a distanza di 20 anni dagli inizi, la società cerca di reinventarsi e restare leader globale
Chiunque conosce PayPal e, per tanti, è un metodo di pagamento indispensabile nel quotidiano;
Quando però è stata concepita nel 1998 sotto il marchio Confinity (un’azienda di sviluppo sistemi di sicurezza per dispositivi portatili) aveva tutt’altra finalità.
Per fortuna, è bastato un anno e grandi menti visionarie come Max Levchin, Peter Thiel, Luke Nosek e Ken Howery per dare il via al servizio che ha cambiato il metodo di effettuare trasferimenti di denaro online. Vediamo in 20 anni cosa è cambiato e cosa possiamo aspettarci da questo colosso della finanza.
Paypal dai primi passi al successo mondiale
PayPal è presente in ben 202 diverse nazioni con 254 milioni di utenti complessivi che utilizzano i servizi in 25 valute differenti portando alla società 12 miliardi di dollari di fatturato annuo; ma tutto questo non sarebbe accaduto se, lungo il percorso dell’azienda, non avesse incrociato Elon Musk e Peter Thiel.
Il primo, Elon Musk, entra in contatto con PayPal nel 2000 quando Confinity acquisì la società dell’imprenditore, X.com che si proponeva come una delle prime società che proponeva internet banking; l’obiettivo mutò ben presto per concentrare tutte le energie sullo sviluppo dei pagamenti di PayPal.
Nel 2001, a nemmeno un anno di distanza, Musk lasciò il posto a Peter Thiel per poter preparare l’azienda al lancio in borsa di lì a un anno, nel 2002: inizialmente arrivarono circa 60 milioni di dollari di capitali, ma a luglio eBay sbaragliò ogni concorrenza acquisendo la società per 1,5 miliardi di dollari.
Da quel momento, Paypal è il metodo di pagamento standard per gli acquisti sul sito d’aste online, per espandersi negli anni in sempre più attività commerciali online e offline.
PayPal tra presente e futuro
Nel 2015 PayPal è stata scorporata da eBay per poter tornare ad essere quotata in Borsa ed è dello scorso anno un nuovo accordo tra la stessa società di aste online e il servizio di trasferimenti monetari -che durerà fino al 2020- in cui viene espresso un rapporto più democratico che permetterà anche agli altri metodi di pagamento più diffusi di essere concorrenziali al fine di offrire agli utenti una scelta meno vincolante.
Dal 2020, inoltre, PayPal lascerà a eBay l’intero processo dei pagamenti delle carte.
Sul lato investimenti, PayPal è rientrata in Borsa e ha optato per l’acquisizione di due grandi aziende fintech come la Xoom Corporation e la svedese iZettle, per fronteggiare le minacce che arrivano da nuovi sistemi di pagamento online come Stripe, che sottrae sempre più punti alla leader indiscussa degli scambi monetari in internet.
Possiamo aspettarci ancora sorprese da questo colosso finanziario.
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