Plogging, andare a raccogliere l'immondizia...di corsa!
Correre mentre si raccoglie l’immondizia?
A prima impressione un'idea bislacca ma che potrebbe rivelarsi geniale a seconda dei risultati ottenuti. Non solo footing ma anche affondi e piegamenti per raccogliere bottiglie di plastica o mozziconi di sigaretta.
Si chiama plogging ed è un’attività che si sta diffondendo a livello mondiale. Lessicalmente il termine è una crasi del verbo svedese plocka upp ( ripulire) e la parola inglese jogging. Mettere insieme benessere fisico e amore per l’ambiente è possibile, se durante l’ordinaria corsetta si raccolgono i rifiuti trovati per strada.
Il neo sport nasce pochi mesi fa a Stoccolma da un gruppo di amici corridori, sdegnati dalla tanta sporcizia che ogni giorno raccoglievano durante il loro jogging giornaliero. Sono bastate alcune foto condivise sui social per richiamare l’attenzione di tanti utenti e runners curiosi, da ogni parte del mondo. E così agli svedesi hanno fatto seguito anche giapponesi e americani e l’ondata non sembra arrestarsi.
Un mondo di ploggers
Persino in Francia hanno subito cavalcato l’onda lunga del trend, creando uno dei siti più frequentati dai ploggers: Run Eco Team, un’associazione fondata da Nicolas Lemonnier, osteopata di Nantes, diventata in poco tempo di grande ispirazione per gli esperti. Gli iscritti sono più di 1500 e tra i sostenitori anche Mark Zuckerberg, fotografato mentre mostra la T-shirt ufficiale del gruppo.
Galeotti nella diffusione della disciplina sono stati anche Facebook e Instagram: l’hashtag #plogging sta decisamente spopolando, tra foto, stories e video della giornata di raccolta. Molti si sono attrezzati con il kit del perfetto plogger, tra scarpe comode, tuta, sacchetto e guanti alla mano. I più meticolosi sono provvisti di una bacchetta per raccogliere l'immondizia senza abbassarsi troppo.
Musica "trash"
Hanno persino stilato una playlist a tema che va da Don’t go near the water dei Beach Boys, gruppo tra i primi a denunciare l’inquinamento delle acque marine a Testa plastica dei Prozac +, proprio in riferimento alle problematiche ambientali causate dai rifiuti fino a Il ballo del porponpof di Capone e BungtBangt, la band napoletana che suona con strumenti ricreati assemblando gli oggetti più disparati in circolazione.
Sembra che il fenomeno stia riscuotendo clamore e curiosità anche in Italia, dal momento che sono tanti i connazionali curiosi che si interessano a questa disciplina. In effetti ciò consentirebbe di unire mantenimento della forma fisica a cura del bene comune e sensibilizzazione alle tematiche ambientali.
Italia anti-littering
Tuttavia l’idea di raccogliere rifiuti mentre si corre non è una novità, ma una pratica ben collaudata. In Italia infatti viene organizzato con Keep Clean and Run, iniziativa di sensibilizzazione e mobilitazione contro il fenomeno del littering, ovvero i rifiuti gettati e abbandonati nelle aree pubbliche. Si tratta di un’eco maratona suddivisa in varie tappe percorse lungo la Penisola, con la partecipazione di eco-corridori come testimonial ambientali.
Insomma più più corri, più pulisci. Un bel modo di mantenersi in forma e preservare il bene comune, non credete?
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