Porta il verde dentro casa con un giardino verticale
A salvarci dall’isterica incertezza di questi tempi può essere solo la bellezza
Meglio se a chilometro zero. È per questo che arrediamo le nostre case con stampe che riproducono capolavori dell’arte, con complementi realizzati su misura da professionisti, e con foto scattate in occasione dei momenti più importanti della nostra vita. Oggi è possibile concedersi anche un concentrato/distillato di bellezza verde indipendentemente dal numero di metri quadrati in cui viviamo, e, soprattutto, indipendentemente dal fatto di disporre di un giardino.
Chi l’ha detto che gli sfortunati (spesso loro malgrado) costretti a vivere in minuscoli monolocali, o, peggio ancora, a condividere appartamenti al sesto piano senza balcone con una manciata di estranei debbano ANCHE subire passivamente un ambiente spoglio e sconfortante somatizzandone l’angoscia?
I giardini verticali rappresentano una valvola di sfogo e concretizzazione della creatività, oltre ad essere un continuo allenamento al bello. Tutto questo si ripercuote, inevitabilmente, sull’umore, sulla salute, sulla pacifica convivenza con coinquilini e condomini…e sulle bollette.
Cos’è un giardino verticale?
Si tratta di una composizione collocabile in casa o all’aperto, che si articola in gruppi di piante disposte in tasche costituite da pannelli in feltro, in vasi ad hoc, o appoggiate direttamente al muro.
I giardini verticali hanno fatto la loro comparsa in Italia qualche anno fa, ed ora stanno, lentamente, prendendo piede. Negli uffici, dove la loro collocazione ideale è rappresentata dagli open space, negli androni dei palazzi condominiali a mo’ di cordiale benvenuto/arrivederci per chi entra e chi va via, e in casa. Queste composizioni green, infatti riescono ad animare e spezzare la monotonia/seriosità sia delle camere destinate allo studio che di salotti o cucine di impronta tradizionale.
Quali piante utilizzare per creare un giardino verticale?
Particolarmente indicate sono quelle aromatiche, come lavanda, origano, erba cipollina e rosmarino…senza dimenticare le molteplici varietà di peperoncino. A completamento possono essere realizzate composizioni con piante come la felce ed il ficus, caratterizzate dalla notevole resistenza anche alle condizioni ambientali più ostiche, piante grasse come il Sedum, e sempreverdi come l’aglaonema.
Quale manutenzione per il giardino verticale?
Solitamente le piante che lo compongono poggiano su uno strato di terriccio innaffiato con uno spruzzino o tramite metodo idroponico a goccia. In quest’ultimo caso si utilizza materiale inerte per definire il fondo, e acqua di irrorazione integrata con fertilizzanti.
Giardini verticali: perché?
Come anticipato, ci sono innumerevoli ottime ragioni per crearne uno in casa o all’esterno. Tanto per cominciare, non si contano più gli studi scientifici volti a dimostrare quanto efficacemente possa impattare il contatto prolungato/continuato con il verde sullo stato d’animo dell’uomo. Basta viaggi della speranza per ritagliarsi una manciata d’ore all’insegna della pace e del silenzio.
A scuola ci hanno insegnato che le piante filtrano l’aria, assorbendo l’anidride carbonica, la quale, invece, per l’organismo umano rappresenta una sostanza di scarto. I giardini verticali, quindi, sono dei veri e propri impianti (ecologici) di purificazione.
Non solo: garantiscono il perfetto isolamento acustico e termico. Dunque, niente più musica rock ascoltata furtivamente a volume bassissimo per evitare di scatenare l’ira funesta della gioviale vicina di casa. La presenza verde, inoltre, riduce il fabbisogno energetico finalizzato al riscaldamento ed alla refrigerazione. E il portafoglio ringrazia.
L’immagine comincia a galoppare? È normale. Scommettiamo che dopo aver letto questo articolo, non guarderai più con gli stessi occhi la tua casa/stanza…
Quando le cose non mi divertono, mi ammalo (H.B.)
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