Quando le mucche sarde salgono in cattedra, se ne vedono delle belle (e buone)…
Dalla Sardegna con qualità
Incredibile a dirsi, ma a volte i contesti tecnicamente più impervi e disagevoli sono quelli in cui le opportunità e le idee fioriscono più rigogliose
Essere consapevoli di avere a che fare con condizioni ostiche e criticità aguzza, probabilmente, l’ingegno. Dalla Sardegna arriva una storia all’insegna dell’operosità e della qualità, che dimostra l’importanza di fare rete: parliamo della Cooperativa 3 A – Assegnatari Associati Arborea, oggi Cooperativa Latte Arborea,
Questa che si occupa della vendita diretta dei prodotti della lavorazione del latte (ricotte, formaggi porzionati, grattugiati e fusi, yoghurt) proveniente dalle aziende agricole e di allevamento dei soci.
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Una storia un po’ particolare…
Per comprendere appieno l’importanza (anche geografica) della Cooperativa Latte Arborea è necessario parlare del contesto in cui è nata. L’omonimo Comune in provincia di Oristano venne fondato nel 1928, durante il ventennio fascista, con il nome di Mussolinia di Sardegna.
Le condizioni ambientali erano tutt’altro che idilliache: la zona, paludosa, era infatti infestata dalle zanzare. La malaria scomparve solo nella seconda metà degli anni Quaranta, a seguito dell’intervento della Fondazione Rockefeller. Nello stesso periodo la città fu ribattezzata Arborea.
A gettare le basi per la nascita della Cooperativa, nel 1956, fu la riforma agraria, nonché il trasferimento in loco di svariate famiglie provenienti dal Nord-Est dell’Italia, e lo sviluppo dell’allevamento bovino.
Nel corso dei decenni successivi il settore lattiero-caseario subì un processo di modernizzazione, nacquero colture dedicate esclusivamente all’alimentazione delle mucche da latte, e iniziò una stagione all’insegna della crescente valorizzazione della produzione.
Arborea divenne così il principale centro del comparto sardo, ponendosi l’obiettivo di promuovere il lavoro dei soci gestendo l’intera filiera in un’ottica sostenibile per produttori, dipendenti e consumatori, e ripartendo il valore creato sul territorio.
Produrre all’insegna dell’etica
Rigore e attenzione sono le parole d’ordine in ogni fase del processo. La mungitura viene effettuata direttamente presso le aziende consorziate, e le modalità operative sono state codificate nel rispetto dell’igiene del luogo e dell’animale.
La meticolosità che caratterizza la filiera è valsa alla Cooperativa Latte Arborea Certificazioni di Qualità, di Gestione Integrata dei Sistemi sulla Sicurezza e Ambientale e di Rintracciabilità delle Filiere Agroalimentari.
Tra queste anche BRC e IFS che hanno validità internazionale, e la Halal, che permette di operare nei mercati delle zone musulmane.
I numeri dell’eccellenza
Quotidianamente vengono raccolti 500mila litri di latte, che costituiscono il 90% del prodotto vaccino ricavato nell’isola. Qualche anno fa la Cooperativa ha incorporato l’azienda lattiero casearia Fattorie Girau, leader nel comparto ovicaprino, ampliando così la propria filiera.
Arborea è il principale player del mercato sardo, basti pensare che copre un volume dell’84% per quanto riguarda il latte fresco, il 63% per il latte UHT e il 40% per la mozzarella.
A livello nazionale la cooperativa si avvale di una piattaforma distributiva con sede operativa a Bologna, e, in ambito internazionale, sta acquisendo un ruolo significativo nell’area asiatica.
L’impegno sociale
L’intento è, insomma, “rendere ai consumatori e alla zona in cui operiamo servizi di qualità”. Così il Presidente Gianfilippo Contu in occasione dell’evento 60 anni tutti sardi, celebrazione dei primi sei decenni di attività della Cooperativa Latte Arborea tenutasi a dicembre 2016.
Tra le iniziative patrocinate, la fortificazione individualizzata del latte materno destinato a neonati prematuri (in collaborazione con il reparto pediatrico della Sardegna centro-meridionale), e Spazio Ascolto, progetto a cui ha partecipato anche la cooperativa sociale Crea incentrato sul sostegno educativo ai minori “a rischio”.
Le dimensioni contano. Perché su piccola scala è più facile collaborare a uno scopo comune. La qualità