Quando lei ama lei
18.01.2016 15:43
Quello che sto chiedendo è UGUAGLIANZA
"Sono il detective Laurel Hester, lavoro per il Dipartimento di Polizia da ventitrè anni. Mi hanno appena diagnosticato un tumore ai polmoni al quarto stadio. Quando i miei colleghi eterosessuali muoiono, la loro pensione viene trasferita al coniuge; ma poiché la mia compagna è donna, io non ho questo diritto. In tutta la mia carriera non ho mai chiesto favoritismi: quello che sto chiedendo è uguaglianza".
Questa dichiarazione raccoglie la profonda motivazione che ha mosso Laurel, pluridecorata investigatrice dello stato del New Jersey, a battersi per i diritti omosessuali.
La donna, scoprendo troppo tardi di essere in fin di vita, non ebbe altra priorità se non assicurarsi che i benefici pensionistici post mortem andassero a Stacie Andree, sua compagna di diciotto anni più giovane. La richiesta ufficiale fu più volte respinta dai funzionari della Contea di Ocean County (freeholders). Le autorità, nonostante avessero facoltà di modificare il decreto sulle coppie di fatto, non volevano riconoscere alle donne omosessuali gli stessi diritti civili.
La Hester ha perorato la causa finchè ne ebbe le forze, sostenuta da un numero sempre maggiore di membri. La causa, iniziata come una semplice questione di amore e identità personale, divenne in America il simbolo della lotta per i diritti gay. Un percorso che, il 26 Giugno 2015, portò allo storico traguardo sancito dalla Corte Suprema: il diritto di matrimonio a tutti gli americani, di qualsiasi sesso.
La vicenda di Laurel e Stacie è stata raccontata prima in un documentario premio Oscar del 2007, diretto da Cynthia Wade e successivamente in Freeheld, film con Ellen Page e Julian Moore. La pellicola ha vinto il premio come miglior film al Festival internazionale di San Sebastìan e è attualmente in lizza agli Oscar 2016.
Sembra che negli ultimi anni i film sull’amore saffico riscontrino sempre più successo. Da La vita di Adele (Abdellatif Kechiche- 2013) al recentissimo Carol di Todd Haynes, fino a serie tv come Orange is the new black (che sta spopolando fra le teenager), viene presentata al pubblico una realtà che esiste,ma forse è ancor meno accettata e esplorata delle relazioni omosessuali maschili.
Le lesbiche sono meno numerose, meno visibili e forse anche per questo, meno perseguitate a livello sociale e legislativo. Probabilmente è anche questione di retaggio culturale: il rapporto fra due donne, statisticamente, è oggetto di fantasia di tutti gli etero, maschi e femmine ( e per questo considerato più “ normale). Probabilmente è anche più frequente vedere due donne, che siano amiche, madre e figlia, sorelle, scambiarsi gesti d’affetto.
Le questioni di genere sono un argomento molto discusso e da affrontare con i dovuti accorgimenti. Forse però non si tratta di equiparare i diritti, ma di creare decreti appositi. Ricordandoci sempre che prima del genere, viene la persona.
Irene
Le conseguenze di Orange is the new black...Guarda il video