Quando sbagliare è una virtù
Devo fare la cosa giusta
Perché? Cosa è giusto? Da piccoli ci hanno riempito la testa con "non devi fare questo". Pretendevano di insegnarci una morale, la stessa che risuona tuttora nella nostra mente, costringendoci a volte ad agire contro gli istinti.
Io dopo aver cucinato e mangiato, lavo i piatti. Eppure, perché quando condividevo un appartamento con altri studenti c’era qualcuno che li lavava dopo qualche ora o addirittura il giorno dopo?
Questa cosa mi turbava, per cui c'era bisogno di trovare un equilibrio. Non solo avrei parlato con il compagno di appartamento ma allo stesso modo era un occasione per conoscerlo meglio. Ecco allora che questa sua banale abitudine che ritenevo sbagliata aveva i presupposti di:
1. Conoscenza
2. Confronto
3. Accordo piacevole.
Di per sé si presentava l’occasione per confrontare due vite, crescere e trovare un giusto compromesso per convivere serenamente.
Chi tra il coinquilino e me agisse nel bene poco importa, anche perché ognuno di noi crede di agire nel bene altrimenti sarebbe un deficiente.
Prendere a testate il muro
Pur non essendo psicologo sono convinto che gli errori che avete commesso da piccoli di nascosto, ribellandovi al “non devi fare questo” ad oggi siano una buona scuola. Il cervello ha imparato e l’esperienza è il nome che diamo ai nostri errori.
Il coraggio del fallimento
Sbagliamo, impariamo a confrontarci in situazioni ostili, a conoscerle e migliorarci. Quel che fa paura è il fallimento. Aver condotto una vita e non aver concluso nulla. Ma sarebbe poi così male? No, perché almeno ci hai provato! Avere il coraggio di dire “ho fallito” è molto più dignitoso che dire “Se ci avessi provato...”.
Lo scopo della vita
Continuo a sostenere la tesi che ognuno di noi deve avere un obbiettivo nella vita. Ma quando si crede di averlo trovato, ci si ritrova a pensare: “Mi sento perso, ho bisogno di una guida, ho paura?" Beh, che c’è di meglio? Si è sulla strada giusta.
Anche da persone adulte non si smette mai di imparare e non c’è limite d’età che non permetta di migliorarsi, sbagliare nè tanto meno rischiare. Mi si drizzano i capelli quando sento dire da trentenni: “Ormai non posso farlo più”, “Ho sbagliato e pago il prezzo”, etc. Mi verrebbe da strillare: “Signori miei, persone hanno stravolto la loro vita a sessant’anni, quando si sono accorte di aver sbagliato tutto, ed ora sono le persone più felici del mondo”.
La svolta non ha età e spinge l’anima a tal punto da farci sentire immortali. Più impariamo questo e più godiamo ciò che abbiamo intorno. Prima di tutto della nostra vita.
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