Quando torneremo a casa a parlare con la lavatrice
15.03.2016 16:13
« Il pane non troppo bruciacchiato per favore».
Questa frase , tra qualche tempo, potrebbe essere rivolta non a marito o figli alle prese con il tostapane, ma al vostro robot domestico. Ricordate l’Hal 9000 di 2001 Odissea nello spazio? Diverse aziende stanno lavorando per creare la sua versione casalinga.
È più facile programmare software che rispondano direttamente alle nostre richieste piuttosto che interagire fisicamente con i dispositivi, per lo stesso motivo per cui mandiamo messaggi vocali su Whatsapp: si risparmia tempo. Gli sviluppatori stanno incrementando sempre più il riconoscimento vocale, in modo che i robot percepiscano in pochi minuti ciò che gli viene detto; poi si passerà ai secondi, fino ad arrivare alla stessa velocità di interazione che c'è tra due persone.
Mix, nuova piattaforma di Nuance, multinazionale statunitense di sviluppo software, ha già superato la prova riconoscimento vocale. Il team ha infatti chiesto al dispositivo di ritrovare il gatto di casa .Si può domandare all’applicazione di cercare dietro le tende, sotto il divano o in bagno, senza ripetere il primo input.
SounHound invece, azienda specializzata nelle tecnologie audio, ha creato Houndify, piattaforma che va nella stessa direzione di Mix, con interfacce sempre più veloci e precise. L’incremento non riguarda però solo dispositivi legati alle faccende casalinghe. Ad esempio potremmo chiedere al nostro specchio meteo del giorno, informazioni sul prossimo treno, risultati sportivi, nuove mail, quotazioni in borsa. Anche Project Oxford, divisione della Microsoft che si dedica alla ricerca sull’intelligenza artificiale, cerca di includere sempre più nelle app il riconoscimento vocale, persino in ambienti rumorosi.
Il prossimo fututo sarà dunque l’era di robot e assistenti virtuali? Già in Giappone esistono ristoranti completamente automatizzati. Non si sa se meravigliarsi o impaurirsi alla prospettiva di dispositivi sempre più intelligenti e umani sempre più stupidi e impigriti. E se finisse davvero come nel capolavoro di fantascienza di Kubrick?
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