Renato Soru e la rivoluzione del fallimento
09.05.2016 10:01
Della vicenda Soru/Tiscali, confesso di avere una lettura che, per quanto a me sembri oggettiva, e' del tutto viziata da un conflitto d'interesse professionale.
Nel 1995, prima che una qualsiasi compagnia telefonica entrasse nel mercato, c'erano una moltitudine di provider locali che, avventurosamente e coraggiosamente, iniziarono a fornire l'accesso alla rete.
La prima connessione gratuita.
Con una mossa rivoluzionaria, Soru decise, dal marzo 1999, di offrire per la prima volta la connessione gratuita a Internet in Italia, TiscaliFreeNet. In un anno conquistò il 30% del mercato, che nel frattempo, proprio grazie a Tiscali, aveva visto triplicare il numero degli internauti.
Erano gli anni della new economy
Delle aziende del settore tecnologico sorte dal nulla e, in pochissimo tempo, capaci di ottenere capitalizzazioni da capogiro e quotazioni stratosferiche: come la e.Biscom di Silvio Scaglia, oggi colpito da un mandato di arresto con l'accusa di frode, il gestore telefonico Blu, scomparso nel 2002, e Finmatica, fallita a dicembre 2004.
Tiscali sbarcò in Borsa il 28 ottobre 1999 al prezzo di 46 euro per azione. Nel marzo dell'anno successivo toccò il suo massimo storico: 103,7 euro. Una capitalizzazione superiore alla Fiat.
Per vincere in Italia ci vuole il Tridente
Come recitava nel film "Il gioiellino" Remo Girone (nel ruolo di Tanzi della Parmalat), il senatore gli diceva: "in Italia per vincere ci vuole il Tridente d'attacco. Le 3 punte. Un giornale, una squadra di calcio e una banca!"
Renato Soru allora nel 2008 diventa editore dell'Unità, sponsorizza il Cagliari calcio, ma non riesce a comprare nessuna banca. Il tridente è incompleto e allora Soru si candida per le regionali della Sardegna.
Il crollo e la condanna
Dopo aver perso un infuocato scontro elettorale con Ugo Cappellacci nel 2009 ritorna alla guida dell'azienda e procede con la vendita di Tiscali Uk, che produceva il 69% dei ricavi del gruppo.
Da allora l'azienda è un operatore solo italiano. Senza una Banca e con un attacco debole.
Infatti, ad agosto dello stesso anno Tiscali è inserita nella black list delle aziende che devono fornire alla Consob la propria situazione aziendale e finanziaria con cadenza mensile.
Le azioni di Tiscali, le stesse che ora valgono 0,05 euro, arrivarono a costare 1.000 euro l'una, ed e' chiaro cosa ci capitò tra una quotazione e l'altra: Soru finì nella classifica di Forbes, e migliaia di piccoli investitori finirono sul lastrico.
Come può esistere un'azienda che in 20 anni non hai mai fatto un centesimo di utile, distribuito un dividendo, e che ha piu' debiti che fatturato? Francamente non ne ho idea, e' uno dei tanti misteri Italiani.
Di quell'Italia che usa un peso e una misura per i conflitti d'interessi di Berlusconi, e uno totalmente diverso per quelli di Renato Soru.
Oggi la sua capitalizzazione è pari a 160 milioni di euro e un'azione vale 0,05 euro.
guarda il discorso delle 3 punte