Revoilution, la rivoluzione dell'olio fatto in casa

L’olio d’oliva, punta di diamante della dieta mediterranea.

Tuttavia, dopo lo scandalo in cui molte marche spacciavano quello di sansa (la parte meno pregiata dell'oliva), per extravergine, abbiamo alzato le antenne e stiamo più attenti a ciò che acquistiamo. 

Nulla però può eguagliare la qualità dell’homemade, l'olio spremuto nel casale di famiglia. Perché allora non provare ad autoprodurre il prezioso nettare?

Frantoi da casa

Olio fresco e appena spremuto con la tecnica della produzione industriale . La domotica va incontro alle esigenze di un target in continua crescita, attento alla sana alimentazione e amante dei prodotti bio. Si chiama Revoilution, mini frantoio che occupa poco spazio e consente di produrre olio di tutti i tipi, dai semi alle noci, dal lino alle nocciole fino alla zucca e al sesamo.

«Siamo partiti da un bisogno» dice Antonio Pagliaro, CEO della giovane startup calabrese inventrice del robot, «evitare l'adulterazione dell'olio di oliva. Circa il 70% dell'olio che compriamo al supermercato infatti è adulterato. Inoltre quello che troviamo negli scaffali della maggior parte dei negozi, di solito, ha dai sei mesi ai due anni e mezzo di "vita". E questo non è un bene perché con il passare del tempo l'olio perde polifenoli e intensità dell'aroma. Per mantenere le caratteristiche organolettiche inalterate dovrebbe essere consumato subito» .

Come funziona Revoilution

Non è un semplice spremitore di olive ma un vera e propria macina in formato ridotto. Basta inserire le polpe, già disponibili in cubetti nella confezione o le olive intere, spingere un tasto e in poco più di 40 minuti si ottengono 250 ml di olio extravergine di oliva. L’elettrodomestico consente di miscelare diverse varietà e produrre anche olio aromatizzato. Ulteriore vantaggio? Produrre olio in casa con olive locali salvaguarda le coltivazioni regionali e incrementa il riciclo. Una bottiglia di vetro sarà così riutilizzabile più volte. Inoltre, la fattura casalinga consentirà la preservazione degli enzimi e dei grassi buoni, senza utilizzo di ulteriori sostanze chimiche

Unica pecca? Momentaneamente il prodotto è piuttosto costoso per un unico acquirente, più di mille euro. La soluzione migliore è disporre il mini frantoio ad un uso collettivo, ad esempio un condominio,un gruppo di famiglie, istituti o cooperative.

Che dire? Ungi e frega, ogni male si dllegua. E I vostri piatti avranno tutto un altro sapore.

 

 

Irene Caltabiano

 
 
 

 

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