Riscaldare la casa in maniera sostenibile ed economica si può con “TINA”
Una startup italiana mette sul mercato una pompa idrotermica per calore senza emissioni dimezzando i costi in bolletta
L’autunno è arrivato e con esso la necessità di riscaldare la propria casa in maniera efficiente ed anche sostenibile.
Possiamo avere già una casa ben riscaldata ma i costi che sosteniamo sono troppo elevati.
Per quanto riguarda l’importanza della sostenibilità spendiamo poche parole per ricordare che, secondo gli studi condotti dal Politecnico di Milano, il 64% dell’anidride carbonica presente nelle maggiori città deriva proprio dal riscaldamento degli edifici contro il 10% del traffico automobilistico e il 26% delle attività industriali.
Che fare allora?
La risposta arriva direttamente dalla terra perché grazie alle pompe di calore idrotermiche è possibile portare l’acqua di prima falda, quella che scorre sotto gli edifici, alla giusta temperatura, fino a 80 gradi, utilizzando tubazioni e termosifoni già esistenti.
TINA, la pompa eco-friendly
Partendo da questa idea una startup italiana di nome TEON ha sviluppato e brevettato TINA, una pompa di calore idrotermica in grado di produrre acqua calda fino a 80 gradi per il riscaldamento centralizzato e acqua calda sanitaria di grandi edifici.
Il funzionamento della pompa TINA è semplice: essa preleva calore direttamente dalla falda acquifera, senza modificarne la natura, e lo consegna all’ambiente da riscaldare utilizzando per il 70% energia termica prodotta e il 30% di energia elettrica.
Il risparmio in bolletta della pompa di calore TINA
Riccardo Bani, socio fondatore di Teon afferma che le pompe TINA, “grazie alle loro caratteristiche “green”, garantiscono un risparmio immediato di circa 35% dal consumo di gas, il 60% sulla bolletta del gasolio o gpl, un miglioramento della classe energetica e quindi del valore dell’immobile, l’accesso a tutti gli incentivi in materia di riqualificazione patrimoniale, come ad esempio la detrazione del 65% del prezzo di acquisto dell’impianto che va dai 7 agli 11 mila euro, in base all’ampiezza dell’ambiente e dal tipo si caldaia da sostituire” .
Nella versione reversibile, denominata RETINA, viene offerto anche raffrescamento estivo, ottenendo così in un’unica soluzione una centrale termica ed un gruppo frigo.
Alla startup è stato consegnato, per le pompe di calore e refrigeramento TINA E RETINA, il premio di LEGAMBIENTE “ Innovazione amica dell’ambiente” riservato alle imprese green.
Simona
blogger ecosostenibile
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